Economia e lavoro - 04 dicembre 2025, 19:25

Presentati i dati dell’annata agraria 2025 di Confcooperative Fedagripesca Piemonte

Consegnato il Premio Melograno, giunto alla terza edizione, alle realtà agricole che si sono distinte per visione, presidio territoriale e capacità di fare rete

Come ogni anno, Confcooperative Fedagripesca Piemonte ha presentato la panoramica dell’annata agraria della cooperazione piemontese, seguita dalla consegna del Premio Melograno, giunto alla sua terza edizione e dedicato alle cooperative che hanno saputo distinguersi per impegno, innovazione, presidio del territorio e capacità aggregativa.

Dalla fotografia emersa, la cooperazione agricola piemontese conferma il proprio ruolo strategico: 180 imprese aderenti, 19.216 soci e 1.961 occupati, per un fatturato complessivo che supera 1,19 miliardi di euro.
Un sistema che coinvolge il 47% delle 40.326 aziende agricole piemontesi, con una forte presenza nelle aree interne, dove operano 65 cooperative agricole.

Accanto alla solidità strutturale emergono anche le criticità: crescente pressione dei costi produttivi, riduzione della marginalità in diversi comparti, andamento climatico instabile, difficoltà nel ricambio generazionale e incremento delle importazioni in alcuni settori chiave. Rilevanti anche le sfide normative, come nel comparto apistico, dove il recente adeguamento alla direttiva europea sull’origine del miele rischia di ridimensionare le attese di maggiore trasparenza per i consumatori.

"In uno scenario complesso, la cooperazione continua a dimostrare di essere un elemento decisivo per la competitività agricola piemontese e per la tenuta dei territori più fragili" ha dichiarato Domenico Sorasio, Segretario di Confcooperative Fedagripesca Piemonte.
"L’annata 2025 racconta un’agricoltura che, pur sotto pressione, continua a innovare, a cercare strumenti comuni, a unirsi per affrontare mercati sempre più difficili. Le cooperative premiate con il Melograno rappresentano al meglio questo spirito: la capacità di fare sistema, di proteggere le comunità agricole e di costruire valore condiviso."

“Il quadro emerso dall’annata agraria 2025 conferma che il sistema cooperativo rimane un pilastro dell’agroalimentare piemontese, capace di sostenere produzioni, territori e comunità anche in un contesto economico e climatico complesso” ha sottolineato Stefania Buffagni, Direttrice di Confcooperative Piemonte. “Il Premio Melograno testimonia il valore di queste esperienze, capaci di trasformare la cooperazione in una leva concreta di sviluppo e rigenerazione.”

Durante l’incontro è intervenuto anche Giacomo Ballari, Presidente della Fondazione Agrion, che ha richiamato la centralità dell’innovazione e della qualità delle produzioni: "Oggi più che mai serve un’innovazione pensata per le aziende e per le cooperative del territorio, capace di attrarre competenze e di sostenere processi di vera sostenibilità. Il tema del suolo, della rigenerazione e della tutela delle risorse rimane centrale: senza suoli vivi non esiste futuro agricolo. La cooperazione, con la sua capacità di aggregare, ha un ruolo fondamentale nel guidare questa transizione."

Redazione