Il rapinatore di banche individuato grazie al Dna lasciato sulla macchina usata per il colpo. Ieri mattina i Carabinieri hanno effettuato una perquisizione a casa di un 48enne che, nel febbraio 2024, ha partecipato all'assalto a mano armata in una filiale bancaria di Osasio.
La rapina in banca
In quell’occasione, quattro uomini a volto coperto avevano fatto irruzione all’interno dell'istituto creditizio immobilizzando i dipendenti e gli avventori, legandogli mani e piedi con delle fascette da elettricista, chiudendoli nel bagno e riuscendo ad appropriarsi di una somma di circa 35 mila euro in contanti. Già ad aprile 2025, grazie all'esame delle immagini di videosorveglianza, erano stati raccolti prove a carico dei cinque.
DNA sulla vettura
Il gruppo era composto da rapinatori palermitani che periodicamente veniva nel capoluogo piemontese, grazie all’aiuto di un complice che gli offriva alloggio e supporto logistico. Tuttavia, le indagini sono state riaperte a seguito del match positivo di uno dei profili DNA all’interno dell’autovettura utilizzata dai rapinatori, trovata pochi giorni dopo a Carignano. Il veicolo, a seguito di accertamenti, è risultato rubato.
Il frammento di DNA trovato dai militari è stato successivamente trasmesso ai colleghi dei R.I.S. di Parma che ne hanno isolato il profilo genetico e comunicato alla Banca Dati Nazionale. Questo ha permesso di individuare che apparteneva ad un uomo di Torino, già con numerosi precedenti alle spalle.