Economia e lavoro - 10 dicembre 2025, 17:22

Ora è ufficiale: Audi vende Italdesign (ex Giugiaro) agli indiani di Ust, avranno la quota di maggioranza

Una nota ufficiale parla di "partnership strategica" con la multinazionale. Bouquot: "Partner ideale per rafforzare le solide basi e aprire nuove opportunità di mercato". L'obiettivo sono la produzione di piccole serie e l'elettronica automotive

Una protesta dei lavoratori Italdesign

"Partner ideale per rafforzare le solide basi di Italdesign e aprire nuove opportunità di mercato". Con queste parole Geoffrey Bouquot, cto di Audi, ufficializza un accordo di cui si parlava ormai da tempo,  ma che negli ultimi giorni sembrava aver rallentato la sua corsa. Sia per la presenza (presunta) di una cordata italiana interessata a rilevare l'eredità dell'azienda che fu di Giugiaro, sia per l'intensificazione dei contatti da parte del Gruppo tedesco di Volkswagen con i rappresentanti dei lavoratori. Una vicenda che nei mesi scorsi aveva visto più volte i sindacati proclamare proteste e scioperi per chiedere chiarezza. Una chiarezza arrivata ora come un fulmine a ciel sereno, proprio durante una delle riunioni proprio tra le rsu della fabbrica torinese.

Quota di maggioranza

A sparigliare le carte, per l'azienda che ha la sua sede principale a Moncalieri, è appunto la comunicazione ufficiale con cui si annuncia anche che Automobili Lamborghini, attuale società madre che fa parte del gruppo Audi, "manterrà una quota in Italdesign Giugiaro", mentre "UST e Italdesign collaboreranno per unire le rispettive competenze complementari a sostegno di una crescita sostenibile e di lungo periodo".  E si garantisce che "Audi resterà partner strategico di Italdesign nel lungo termine, oltre che un importante cliente" (Italdesign è in mani tedesche dal 2010).

"Partnership solida"

Secondo quanto riportato nella comunicazione che ufficializza il passaggio di proprietà delle quote di maggioranza, si spiega come "L’acquisizione da parte di UST crea una partnership solida che unisce l’esperienza di UST nell’ingegneria automobilistica, nell’intelligenza artificiale, nello sviluppo di veicoli software-defined e nella progettazione di ecosistemi digitali con la profonda competenza di Italdesign nel design e nell’ingegneria dei veicoli e dei prodotti industriali, nella prototipazione, nella produzione di piccole serie e nell’elettronica automotive. Insieme, le aziende saranno in grado di offrire un portfolio completo e integrato di servizi – dall’ideazione e design iniziale allo sviluppo hardware e software fino ai sistemi di produzione – per supportare lo sviluppo di veicoli moderni e digitalmente avanzati".

"Accordo prezioso per tutte le parti" 

Geoffrey Bouquot, membro del Consiglio di Amministrazione per lo Sviluppo Tecnico di Audi commenta: “Da molti anni Italdesign è un partner prezioso nella nostra rete di sviluppo, contribuendo con competenze che spaziano dal design al prototipo e allo sviluppo di serie. Siamo certi che la nostra collaborazione continuerà a generare successo e risultati solidi sotto la nuova struttura proprietaria. UST è il partner ideale per rafforzare le solide basi di Italdesign e aprire nuove opportunità di mercato. Insieme, vogliamo garantire che Italdesign resti un innovatore nel design e nell’ingegneria automobilistica”. E Krishna Sudheendra, amministratore delegato di UST, aggiunge: “Italdesign ha plasmato il modo in cui il mondo vive la mobilità, e la sua eredità di eccellenza nel design ha impatto a livello globale. Siamo grati per la fiducia riposta in noi mentre iniziamo questo nuovo capitolo insieme. Il nostro ruolo è sostenere la visione di Italdesign, onorarne l’eredità e portare nuove capacità che aiutino il team a crescere ulteriormente. Non vediamo l’ora di lavorare fianco a fianco con Italdesign e i nostri partner all’interno di Audi Group per costruire ciò che verrà”.

Sul fronte italiano è Antonio Casu, ceo di Italdesign Giugiaro a commentare: “Questa partnership porterà benefici a tutte le parti coinvolte. Consentirà a Italdesign di accelerare l’espansione del proprio portafoglio di servizi in nuovi mercati e di ottenere una penetrazione più profonda in diversi mercati internazionali. Italdesign punta a diventare il primo integratore globale hardware e software, sia nel settore automobilistico sia in altri settori industriali ad alta tecnologia”.

"Già dimessi 80 lavoratori ad altissima professionalità"

"Finisce la telenovela Italdesign - dice Gianni Mannori, di Fiom Cgil -. I due spunti positivi sono la garanzia occupazionale per 4 anni e la tutela degli stabilimenti dalla chiusura. Ma non abbiamo avuto garanzie sul piano industriale e sul mantenimento delle competenze, visto che abbiamo altissime professionalità. Proseguiranno gli incontri e attendiamo di conoscere la proprietà per fare discorsi più operativi. Pesa però, a cose fatte, l'assenza totale delle istituzioni che non hanno seguito la vicenda e non hanno dato garanzia alcuna. Le uniche garanzie che abbiamo sono quelle di Audi, Volkswagen e Ust. Preoccupa il fatto che però, a oggi, da quando è iniziata la vicenda, circa 80 lavoratori altamente specializzati tra tecnici e ingegneri giovani si sono già dimessi".

AVS: "Non si snaturi un capitale di professionalità"

Dal mondo della politica non mancano i commenti, come quello di Marco Grimaldi, parlamentare di Avs e Valentina Cera, consigliera regionale dello stesso partito. "Con la cessione della maggioranza di Italdesign alla multinazionale UST, società statunitense a capitale indiano attiva nel settore dei servizi informatici, si chiude una partita che lascia l’amaro in bocca. Per mesi abbiamo sollecitato la Regione Piemonte e il Governo nazionale affinché si attivassero per esplorare soluzioni industriali capaci di mantenere Italdesign saldamente ancorata al comparto automotive, promuovendo un confronto trasparente con le parti sociali. Le nostre richieste sono rimaste inascoltate. Ai cancelli siamo rimasti soli con i lavoratori e le lavoratrici mentre il Governo ha deciso di non dire una parola".

"La destra che governa il Paese e il territorio ha scelto l’inerzia, lasciando che un’eccellenza riconosciuta a livello internazionale nel design automobilistico venisse ceduta senza alcuna garanzia sul futuro industriale e occupazionale. Pretendiamo ora che Governo e Regione esercitino pienamente il loro ruolo istituzionale, vigilando con rigore sulla salvaguardia dei livelli occupazionali e sulla valorizzazione delle alte competenze delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti. Non possiamo permettere che un patrimonio di innovazione e professionalità venga disperso o snaturato", concludono Cera e Grimaldi.

Il sindaco Montagna: "Aspettiamo di conoscere il progetto"

"Come Sindaco della Città che ospita la sede principale e storica di Italdesign, prendo atto dell’operazione. Leggo con attenta fiducia le prime dichiarazioni della nuova compagine, soprattutto per voler “sostenere la visione di Italdesign, onorarne l’eredità e portare nuove capacità che aiutino il team a crescere ulteriormente”. Prendo anche atto, amaramente come un fatto non nuovo, della totale assenza della Regione Piemonte e del Governo Italiano: con i sindacati, ho fatto appello in più occasioni per chiedere di battere un colpo nella tutela e valorizzazione di un brand italiano famoso nel mondo. Invano. Auguro il benvenuto a Moncalieri ai nuovi proprietari e li invito sin da subito in Comune per conoscere il progetto", ha dichiarato il sindaco di Moncalieri Paolo Montagna.

"Lo dico da subito: siamo pronti a fare la nostra parte, anche per accompagnare auspicabili potenziamenti e sviluppi dello stabilimento. Oltre che per rinnovare, come auspico, il sodalizio tra la Città e l’azienda nei progetti sociali e culturali che ci vedono insieme da decenni - ha aggiunto Montagna - Ovviamente, con pari convinzione dico da subito che la Città intende vigilare sul futuro del valore più straordinario dell’azienda: quello degli oltre 1.000 lavoratori e lavoratrici che ne hanno costruito con testa e cuore il successo. E che dovranno continuare a esserne protagonisti tutelati e valorizzati, come merita una grande azienda di una grande Città. Noi ci siamo".