Economia e lavoro - 16 dicembre 2025, 15:50

Lear, da Roma terza fumata grigia: accordo più vicino, ma forse non sotto l'albero di Natale

Nuova convocazione prevista dalla Regione per lunedì 22 dicembre. Restano ancora temi da discutere sul tavolo, per un progetto che riguarderebbe non tutti 380 lavoratori dello stabilimento di Grugliasco

Ancora non si conclude la vertenza legata al destino della Lear di Grugliasco

Era il 9 settembre di quest'anno quando, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, venne presentato il progetto della Fipa per la reindustrializzazione dello stabilimento Lear di Grugliasco.  Una prospettiva che sembrava, finalmente, aprire uno spiraglio concreto per almeno una parte dei 380 lavoratori coinvolti e da lungo tempo in cassa integrazione. Almeno 200-250 si diceva, per dare corpo al progetto che vuole negli spazi che furono dedicati alla realizzazione di sedili per Stellantis la costruzione di quadricicli L6 e  L7, che sono assimilati alla categoria legale dei motocicli e dunque possono essere guidati rispettivamente da persone di almeno 14 e 16 anni. 

Terza fumata grigia

Ma anche dalla riunione di oggi, proprio presso il Ministero, è uscita una fumata grigia. Anche se l'intesa sembra essere sempre più vicina, sembra che alcuni dettagli debbano essere ancora limati. Quel che fa riflettere (e inizia a preoccupare), però, è che siamo di fronte al terzo rinvio consecutivo, ogni volta con il traguardo che sembra a un passo. La prossima occasione potrebbe essere fissata per lunedì prossimo, 22 dicembre, giorno per il quale dovrebbe essere fissata la convocazione dei sindacati di Fim, Fiom e Uilm da parte, stavolta, della Regione Piemonte.

Le divergente dovrebbero essere legate ancora al numero di lavoratori che non rientrerebbero nei piani della nuova proprietà italo-cinese. Ma potrebbero esserci margini di discussione ancora aperti sul fronte degli incentivi per gli esodi volontari.

Il piano di Fipa

L’obiettivo presentato da Fipa al Ministero (tramite la realtà italiana di Fassina e la cinese di Gantou) è quello di assemblare 20.000 veicoli all'anno per un investimento complessivo che ammonta a 80/100 milioni. Attualmente i quadricicli sono importati e commercializzati da DTB con il marchio Desner.


I sindacati

Delusi i sindacati di categoria: "L’incontro di oggi al Ministero delle Imprese e del Made in Italy non è riuscito a sciogliere i nodi essenziali, che potrebbero consentire di arrivare a una intesa
per la fabbrica di Torino di cui purtroppo è ormai di fatto cessata la produzione. Come sindacato abbiamo chiesto di incrementare gli incentivi, di cambiare la natura delle conciliazioni chieste ai lavoratori in occasione della cessazione del rapporto di lavoro e di garantire l’anticipo del trattamento di integrazione. L’incontro è stato aggiornato in Regione Piemonte lunedì 22 dicembre".