Viabilità e trasporti - 16 dicembre 2025, 07:30

Tessere fantasma e metro a pagamento: il Piemove che fa discutere

Oltre 2 mila studenti ancora senza tessera e bippature a rischio: per l’amministrazione comunale la competenza è regionale, ma il M5S chiede un intervento diretto della Città

Doveva essere un aiuto concreto per alleggerire le spese degli studenti universitari, ma per molti si sarebbe trasformato in un percorso a ostacoli. Ritardi nelle consegne, tessere che non arrivano e il rischio concreto di perdere l’agevolazione: il progetto Piemove finisce al centro di un botta e risposta politico tra il Comune di Torino e il Movimento 5 Stelle.

A sollevare la questione è stato il capogruppo pentastellato Andrea Russi, con un’interpellanza che parte dalle segnalazioni degli studenti universitari under 26 iscritti agli atenei piemontesi, beneficiari dell’iniziativa regionale che consente di viaggiare gratuitamente sui mezzi pubblici urbani e suburbani aderenti.

Le segnalazioni degli studenti

Secondo quanto riportato nell’interpellanza, diversi studenti, pur avendo completato correttamente la procedura di adesione sulla piattaforma bip.piemonte.it, non hanno ancora ricevuto la tessera Piemove spedita a domicilio dagli enti gestori del sistema BIP Piemonte. Un ritardo che, nei fatti, impedisce l’utilizzo del servizio pubblico e mette a rischio il raggiungimento del numero minimo di validazioni richiesto per il mantenimento del beneficio. Un problema che, sottolinea Russi, incide sulla vita quotidiana di chi studia a Torino e utilizza ogni giorno autobus, tram e metropolitana.

La risposta del Comune: competenza regionale

La risposta sul caso arriva dall’assessora alla Mobilità, Chiara Foglietta, che ha chiarito la posizione dell’amministrazione comunale, attribuendo alla Regione Piemonte la responsabilità dell’iniziativa e del suo monitoraggio.

"Il monitoraggio dell’iniziativa è a carico della Regione Piemonte, siamo sempre a disposizione per eventuali dati", ha spiegato Foglietta, ricostruendo poi il ruolo affidato a 5T, incaricata dalla Regione di gestire le emissioni dei titoli di viaggio, verificare l’iscrizione universitaria dei richiedenti, rendere disponibili i titoli sull’app BIP Piemonte e fornire assistenza agli studenti. Anche sul fronte della comunicazione, l’assessora ha precisato che questa "è stata curata in larga parte da Regione Piemonte e avviene su sito regionale e su sito BIP".

Numeri e ritardi nelle consegne

Foglietta ha fornito anche alcuni dati: su circa 20mila tessere stampate e inviate, oltre duemila sarebbero tornate indietro. Quelle non recapitate per mancata reperibilità o indirizzi errati vengono restituite a 5T, che a sua volta le rimanda agli atenei che avvisano via mail gli studenti per il ritiro.

Per quanto riguarda le conseguenze sui requisiti di utilizzo, la linea del Comune resta prudente. "Per ovviare ai ritardi, l’amministrazione comunale può solo auspicare che la stessa Regione tenga conto dei ritardi di consegna delle tessere quando valuterà il numero delle bippature che abilitano il rinnovo dell'agevolazione", ha aggiunto l’assessora, ricordando che il protocollo d’intesa stabilisce un numero minimo di validazioni necessario per garantire la validità del beneficio.

La replica del Movimento 5 Stelle

Una risposta che non convince il capogruppo Andrea Russi, che nella replica ha riportato nuove criticità emerse dai racconti degli studenti. "Le validazioni minime di 60 bippature annue risultano essere una criticità", ha spiegato, sottolineando come senza la tessera fisica non sia possibile effettuare le bippature.

Il problema si aggrava soprattutto per l’accesso alla metropolitana: la ricevuta che sostituisce temporaneamente la tessera è valida solo per i mezzi di superficie, mentre per superare i tornelli della metro è necessario validare la tessera fisica. Una situazione che costringerebbe molti studenti a continuare a pagare abbonamenti e biglietti, senza riuscire nel frattempo a maturare le validazioni minime richieste dal progetto.

Una responsabilità che riguarda anche la città

Per il M5S, il tema non può essere liquidato come esclusivamente regionale. "Questo tema riguarda anche la città, al di là della titolarità regionale delle tessere: qui stiamo parlando dell’utilizzo quotidiano del trasporto pubblico cittadino", ha rimarcato Russi, chiedendo all’amministrazione comunale di farsi carico delle problematiche anche attraverso GTT e il coordinamento con la Regione.

Secondo le segnalazioni raccolte, a distanza di mesi molte tessere sarebbero ancora in fase di consegna, mentre gli studenti continuano a sostenere costi che l’iniziativa Piemove avrebbe dovuto coprire. Criticità anche sul fronte dell’assistenza, spesso affidata a risposte automatiche senza un reale supporto umano.

Da qui l’auspicio finale del capogruppo pentastellato: che dopo l’interpellanza il Comune si attivi per affrontare il problema e che vengano previste forme di rimborso per i costi sostenuti dagli studenti o, in alternativa, una proroga della validità dell’agevolazione.