Economia e lavoro - 18 dicembre 2025, 11:26

Cambia il mondo delle “piccole” alla guida arriva Manuele Musso: “Coraggio e responsabilità per le nuove sfide”

Imprenditore del settore moda, sostituisce Filippo Sertorio e sarà in carica fino al 2029

Cambio al vertice della Piccola Industria dell’Unione Industriali di Torino: alla guida del Gruppo è stato nominato Manuele Musso, imprenditore del settore moda che raccoglie il testimone da Filippo Sertorio e sarà in carica fino al 2029. 

La sua squadra

Nato 52 anni fa a Castellamonte, Musso guiderà un gruppo che rappresenta il 96% delle 2300 imprese associate all’Unione. Insieme al fratello, è al timone dell’azienda di famiglia.

Nella sua squadra ci saranno i vicepresidenti Paolo Errico (delega all’intelligenza artificiale), Alberto Lazzaro (già presidente del gruppo Giovani e ora con la delega alla finanza per la crescita), Simona Radicci (delega all’export e negoziazione), Maurizio Traversa (innovazione e start up) e Cristina Tumiatti (comunità e coesione). A loro si aggiungono i due consiglieri delegati Monica Mastrullo e Marco Piccolo.

“La Piccola è il cuore del nostro sistema produttivo - dice Musso - ed è il luogo in cui si formano le competenze, il coraggio e la responsabilità”. Le linee programmatiche del suo mandato saranno cinque: finanza, innovazione, internazionalizzazione, leadership e comunità. “Portando avanti gli interessi di ciascuno portiamo avanti gli interessi di tutti - conclude Musso -: la nuova stagione sarà piena di nuove sfide e gli imprenditori non aspettano il vento favorevole, ma mettono a punto la barca con gli strumenti e l’equipaggio adatto”.

Gay: “Dalle piccole la spinta per crescere”

Con il presidente uscente abbiamo condiviso sfide e difficoltà, ma anche soddisfazioni - dice il presidente dell’Unione Industriali, Marco Gay - sempre in un confronto che ci ha visto guardare nella stessa direzione. La Piccola deve dare il suo contributo alla crescita nel nostro territorio ed è un elemento determinante, rappresentando il cuore pulsante, la spinta e la tradizione“. “Ci aspettano mesi complessi - prosegue -: dobbiamo correre, attrezzarci e fare sistema, anche in vista della fine del Pnrr. Non abbiamo scelta: dobbiamo fare impresa e andare avanti”.