Il CoIns è il nuovo Comitato scolastico nato dai Comuni di Cumiana, Frossasco, Roletto e Cantalupa. Si tratta di un accordo tra loro e l’Istituto Comprensivo Pinerolo V, che si rivolge a un bacino di 971 studenti iscritti, di cui 903 residenti nei quattro Comuni e 48 residenti altrove.
“L’idea è nata qualche tempo fa su spinta della scuola - spiega la vicesindaco di Cumiana, Marina Ferrero -. È stato proposto questo comitato per unire le forze dei Comuni dell’Istituto Comprensivo”.
Un accordo triennale, dal 2025 al 2028, che prevede il versamento di una quota fissa da parte degli enti e di una parte variabile in base alla popolazione scolastica di alunni residenti: “Per l’anno 2025-2026 sono stati messi 500 euro per ciascun Comune, a cui si aggiunge la quota variabile a seconda della popolazione studenti per un totale di 3 mila euro”.
I progetti da finanziare saranno diversi “dall’assistenza scolastica all’inclusione, dalla restituzione alle famiglie di interventi su temi specifici, fino alla valorizzazione del patrimonio storico culturale. In linea con il piano triennale dell’offerta formativa” aggiunge la vicesindaco.
Il primo progetto in cantiere è quello di uno sportello di supporto psicologico: “Ne beneficeranno tutti gli studenti e saranno ore svolte nei diversi plessi”.
A gestire il fondo del progetto è il dirigente scolastico, Giuseppe Mirabella: “Erano emerse diverse situazioni in cui alcuni allievi iscritti a Frossasco, con difficoltà di adattamento e di crescita, erano residenti a Cantalupa, mentre i docenti erano di Cumiana e i genitori lavoravano a Roletto. Nel momento in cui si dovevano stanziare i fondi non lo si poteva fare dai fondi dei singoli Comuni perché erano vincolati al territorio. Occorreva quindi creare una cassa comune che risolvesse le difficoltà dell’Istituto Comprensivo comprendendo le dinamiche del territorio. Questo protocollo d’intesa è solo l’inizio di una collaborazione che può crescere. Ho voluto inserire un rappresentante dei docenti e dei genitori in forma consultiva perché ci fossero criteri di trasparenza e accogliere le eventuali richieste. Non mi risultano progetti simili in altri territori, perciò siamo molto orgogliosi, è un esempio di buona pratica”.