Attualità - 24 dicembre 2025, 12:53

Un regalo di Natale per la Croce Verde di Bricherasio: il rilevatore di monossido di carbonio

La donazione arriva dalla famiglia Cavallero in memoria del papà e nonno Riccardo, tra i soci fondatori dell’associazione, scomparso lo scorso 13 ottobre

La donazione alla Croce Verde di Bricherasio

Uno strumento che permette ai soccorritori di controllare la presenza di monossido di carbonio quando si entra in un ambiente chiuso e svolgere in sicurezza i servizi: ora anche l’ambulanza di base della Croce Verde di Bricherasio ne è dotata, grazie alla donazione della famiglia Cavallero.

“Quando a ottobre è mancato mio papà Riccardo non volevamo dei fiori e abbiamo deciso che una parte di quello che era stato raccolto in sua memoria sarebbe stato devoluto all’acquisto di un rilevatore di monossido visto che il nostro equipaggio del 118 non ne era dotato – racconta Maurizio Cavallero, dipendente della Croce Verde di Bricherasio –. Per la parte mancante abbiamo integrato noi della famiglia”.

Si tratta di un dispositivo che rimane nello zaino utilizzato dai soccorritori ogni volta che si scende dall’ambulanza e ci si reca in un ambiente chiuso: “In questo modo il rilevatore rimane sempre con noi. Viene utilizzato in tutti i casi di interventi in case chiuse, così se ci fossero, soprattutto in questo periodo di caminetti e stufe accese, presenze di monossido di carbonio, suona un allarme, ci mettiamo in sicurezza e mettiamo in sicurezza le persone presenti”.

Questa donazione è avvenuta in memoria di un uomo che è stato uno dei 16 soci che hanno fondato l’associazione bricherasiese il 23 gennaio 1987 e primo tesoriere: Riccardo Cavallero. “Già da anni prima della fondazione si erano prodigati per trovare una sede. Io, nonostante all’epoca avessi solo 17 anni, ero parte di questa attività sul nascere e mi ricordo l’impegno e l’emozione vissuta da mio papà. Per molti anni è sempre stato volontario attivo e membro del consiglio direttivo. Ha lasciato il nostro gruppo di soccorritori solo per raggiunti limiti d’età, una decina di anni fa circa”, racconta il figlio.

Una passione che, oltre a essere stata trasmessa al figlio, è arrivata anche ai nipoti, anche loro ormai in Croce Verde: “Mio papà gli raccontava sempre di come tutto era partito, con una sola ambulanza. Ora vedere tutti questi mezzi, il gruppo di volontari e una sede più grande, in via XXV aprile, era un grande traguardo per lui.” Attualmente la Croce Verde di Bricherasio conta infatti 7 ambulanze e 9 mezzi per il trasporto disabili, 110 volontari, 11 dipendenti e 278 soci ordinari: “Sicuramente lui sarebbe felice e orgoglioso di questa donazione”.

Sabina Comba