Oltre 1.000 biglietti per musei, teatri e luoghi culturali e sportivi della città saranno a disposizione di bambini e bambini della “Comunità del dono delle Portinerie” e i loro nuclei familiari, grazie all’iniziativa “La cultura è un dono”, realizzata in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura della Città di Torino, Gruppo Iren e Fondazione Lavazza.
A partire da gennaio 2026, le Portinerie di comunità torinesi, insieme agli “Spacciatori di cultura”, volontarie e i volontari della Rete, organizzeranno uscite culturali alla scoperta di mostre, spettacoli ed esperienze laboratoriali, allargando l’accesso gratuito alla cultura per un’occasione di cura, relazione e partecipazione. Il progetto è reso possibile grazie alla collaborazione dell’assessora alla Cultura Rosanna Purchia, che ha chiamato all'appello il sistema culturale della città.
Una risposta generosa che ha costituito il fondo de “La cultura è un dono”: Musei, teatri e istituzioni cittadine accoglieranno famiglie, bambine e bambini, ragazze e ragazzi, coordinati dai volontari dalla Rete delle Portinerie di comunità. “La cultura, nelle sue varie forme ed espressioni, non può essere concepita come un lusso destinato solo a chi può permetterselo. Donare cultura è un modo per garantire il diritto alla bellezza, alla creatività, all’esplorazione e maturazione dei propri interessi e capacità in diversi campi, ed allo stesso tempo per far conoscere la città e le sue risorse a chi troppo spesso se ne sente estraneo o escluso” dichiara Chiara Saraceno, presidente della Rete italiana di cultura popolare.
“Le politiche di welfare culturale sono al centro dell’attenzione dell’amministrazione comunale, nella consapevolezza che la cultura diffusa rappresenti un potente strumento di conoscenza e inclusione, in tutta la città e per tutte le fasce d’età. Il nostro impegno si concretizza in iniziative di successo, come Circoscrizioni in mostra e La Cultura dietro l’angolo ma anche nell’impegno per la riqualificazione delle biblioteche, importantissimi presidi di territorio per tutti i quartieri. Un’esperienza comune con le Portinerie di comunità e che ci ha trovati subito alleati nell’iniziativa ‘La cultura è un dono’. Abbiamo lanciato al mondo delle istituzioni culturali torinesi un appello che, come eravamo certi, ha ricevuto risposta con entusiasmo e grande partecipazione e ne siamo davvero molto contenti” aggiunge Rosanna Purchia, assessora alla cultura della Città di Torino.
Attiva dal 2020, la Comunità del dono è una rete solidale nata dalle lettere di Natale che bambini e bambine consegnano nelle buche delle Portinerie di comunità. Sono oltre 300 minori tra i 3 e i 18 anni, provenienti da circa 200 nuclei familiari, tra cui anche famiglie con percorsi migratori complessi e minori stranieri non accompagnati. Nel corso degli anni, l’iniziativa si è ampliata costruendo una rete di sostegno e mutuo scambio.
La raccolta delle lettere giunge nel 2025 alla sesta edizione avendo esaudito 870 desideri di bambine, bambini e adolescenti. Sono state, inoltre, attuate numerose azioni solidali: dalla fornitura di materiale scolastico all’attivazione di doposcuola, dalla donazione di computer, grazie alla collaborazione con Tutti Connessi, alla creazione di gruppi di lettura e conversazione in lingua. Da questo percorso è emersa con forza una consapevolezza condivisa: il benessere di bambine, bambini e adolescenti deve passare anche dal facilitare l’accesso alla cultura, alla bellezza e alle opportunità educative offerte dalla città. Per questo, il progetto compie oggi un passo ulteriore, trasformando il dono in un’esperienza culturale condivisa.
Un elemento centrale dell’iniziativa è la sinergia con le istituzioni culturali del territorio, chiamate a partecipare non solo come luoghi di visita, ma come comunità educante, per compiere un gesto semplice e fondamentale: rendere la cultura un bene realmente accessibile a tutte e tutti.