Attualità - 30 dicembre 2025, 16:50

La Palestina è entrata nel presepe in movimento di Vigone

Nuova ambientazione mediorientale nell’allestimento dei fratelli Marco e Andrea Bertolino e di Claudia Buttigliero, tra artigianato, recupero e partecipazione dei vigonesi

C'è anche la Palestina, con il suo terreno arido e le case bianche e dal tetto piatto, nel presepe in movimento realizzato dai fratelli Marco e Andrea Bertolino, da Claudia Buttigliero, con l'aiuto dei volontari della Pro loco. Allestito per la prima volta nella chiesa di San Bernardino (piazza Cardinal Boetto) nel 2023, al posto di quello tradizionale della famiglia Audisio, da allora cresce ogni anno con ambientazioni nuove. Al paese di Vigone e alle valli circostanti, quest'anno si è aggiunto un paesaggio mediorientale.

Uno scorcio 'esotico' tra i paesaggi famigliari

Soprelevato di 30-40 centimetri rispetto alla base del presepe, il paesaggio della Palestina è caratterizzato da casette bianche a tetto piatto, un grande fiume e aree rocciose, palme, terra bianca e sabbia che ricreano il territorio desertico. “Abbiamo deciso di soprelevare questo scorcio paesaggistico per assegnargli la rilevanza” spiega Marco Bertolino.

È lo scorcio 'esotico' in un contesto paesaggistico per lo più familiare: “C'è sempre la catena montuosa delle Alpi, così come si può osservare da Vigone, ed elementi caratteristici dell'abitato: il campanile solitario di piazza Cardinal Boetto, i portici di via Umberto”.

Conservati anche gli elementi introdotti nel 2024 tra cui l'ex ghiacciaia, i piloni votivi che puntellano la campagna tra Vigone e Villafranca Piemonte e le sorgive tipiche di quell'ambiente.

Un'altra novità dell'allestimento sono le statuine piccole e a volte piccolissime: “Ci sono personaggi di 4 centimetri posizionati per lo sfondo e micro statuine di circa 2 centimetri che rappresentano le pecorelle. Sono state fatte a mano, con la pasta modellabile, e con la stampante 3D”.

Statuine in prestito e regalate

Il resto delle statuine è stato 'prestato' dai vigonesi, seguendo l'idea della Pro loco che ha promosso la nascita del presepe. “C'è chi ha troppe statuine e ne avanza quindi qualcuna, chi conserva ancora quelle che venivano usate dai genitori o chi ha smesso di fare il presepe. C'è chi ancora ha voluto comprarle per donarcele” racconta Paola Salvai, presidente della Pro loco.

Una volta raccolte, ognuna di loro viene segnata in modo da identificare i proprietari e potergliele riconsegnare una volta disfatto il presepe.

I volontari della Pro loco forniscono anche la 'manodopera' necessaria: “Noi interveniamo per dare un supporto facendo cose semplici, come dipingere le parti che non richiedono tutte le competenze che invece ha Claudia Buttigliero” precisa Salvai.

È lei infatti a occuparsi dei compiti decorativi, dipingendo i giochi di luci e ombre che caratterizzano l'allestimento mentre, alla pazienza di Andrea Bertolino è affidata la rifinitura delle strutture.

“È da circa un anno che lavoriamo prevalentemente nel fine settimana – rivela Marco Bertolino –. Abbiamo potuto lasciare montata la struttura complessiva che solitamente richiedeva tempo per essere riallestita, così ci siamo dedicati soprattutto ai dettagli”.

Dal profano al sacro: l'esperienza con i carri

Il presepe in movimento non sarebbe tale senza l'esperienza maturata con i carri allegorici di Carnevale. Cumianesi, i fratelli Bertolino e Buttigliero, infatti, si sono sempre impegnati per realizzare il carro del loro paese: “Il nostro era uno dei pochi costruiti in modo completamente artigianale e dobbiamo a quell'esperienza la capacità di utilizzare i materiali come la cartapesta”.

Per il loro allestimento prediligono materiali di recupero: “Gli elementi in movimento come il cavallo che macina la farina e le pecore che entrano ed escono da una grotta, sono attivati da motorini delle sonde di temperatura che sarebbero state buttate” rivela Bertolino.

Il polistirolo, e altri materiali utilizzati per le strutture, erano degli imballaggi: “Li abbiamo recuperati sul lavoro o negli scarti di muratori, fabbri e artigiani”.

Il presepe in movimento è inserito nel circuito Presepi in Granda 2025 e si può visitare nei fine settimana e nei giorni festivi dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18.

Elisa Rollino