Migliaia di fedeli musulmani piemontesi oggi al Parco Dora di Torino per la "Festa del Sacrificio".
La giornata è una delle più importanti del calendario religioso musulmano e ricorda l'episodio biblico di Abramo e del sacrificio dell'agnello in sostituzione di Ismaele e ha una stretta corrispondenza con la Pasqua celebrata dalle religioni monoteistiche.
"In questo giorno", ha detto l'Imam Mastafa Garwache nel sermone, "il profeta, pace e benedizione su di lui, ha rivolto un discorso alla gente affinché tutti, lontani e vicino sapessero:"Testimonio che ho recapitato il messaggio. Il vostro sangue, il vostro denaro e i vostri corpi vi sono sacri, come la sacralità di questo giorno in questo vostro mese, in questo vostro paese. Non seguite dopo di me chi vi porterà a dividervi e a combattervi gli uni contro gli altri. Comportatevi beni con le donne, sono un aiuto per voi, rispettate i loro diritti, accuditele e non fate loro alcun male".
"Musulmani", ha poi proseguito, "questo è il giorno della festa del sacrificio ed è il giorno del grande pellegrinaggio. È il giorno del ricordo e del ringraziamento festeggiato dai fedeli musulmani in ogni punto della terra. Grazie ad Allah per i suoi doni e la sua grazia".
"Siamo una Ummah", ha continuato l'Imam, "mandata da Allah affinché fossimo pace, aiuto e misericordia per tutto il creato. L'altissimo ci ha ordinato di conoscerci con gli altri indipendentemente dalla religione".
Marco Alessandro Giusta, assessore alle Pari opportunità e al Coordinamento delle politiche per la multiculturalità, è intervenuto in rappresentanza dell'amministrazione Appendino: “la nostra è una città che ha fatto del dialogo e dell'inclusione il suo marchio di fabbrica, creando occasioni di confronto”.
La partecipazione si inserisce in un lungo percorso di avvicinamento e inclusione alla comunità musulmana di cui tappa fondamentale è stato il “Patto di Condivisione” firmato nel corso del 2016.