Tempo di bilanci per l’Environment Park, il Parco Scientifico Tecnologico di 30 mila metri quadrati, realizzato nel 2000 a Torino nell’ambito della trasformazione urbana dell’ex area industriale della zona Spina 3.
Il Parco costituisce, quindi, una location privilegiata per insediare attività innovative e viene scelto anche da aziende straniere come luogo di avvio delle proprie azioni sul territorio. Attualmente, le imprese coinvolte sono 70 e sono operanti negli ambiti di ambiente ed energia, engineering e ICT e altri settori come il biomedicale, i servizi e la formazione.
“Ci sono due business unit” - spiega Davide Canavesio, amministratore delegato di Environment Park - “da un lato, i servizi immobiliari, dall’altro l’innovazione e lo sviluppo. Il bilancio è positivo ed è il frutto di un grande sforzo, richiesto ai soci all’inizio del mandato, 3 anni fa. La strategia perseguita è stata quella di un miglioramento del profilo finanziario, di un incremento dell’occupancy rate immobiliare e di un riposizionamento delle attività di ricerca e innovazione attraverso una serie di accordi accurati”.
“Il Parco è ora un punto di riferimento per l’innovazione in Italia e all’estero,” - ha precisato il presidente Mauro Chianale - “è finanziariamente solido ed è ormai cosciente del proprio potenziale, da tradurre in ricerca innovativa o business per le imprese”. L’obiettivo è, allora, quello di mantenere tale equilibrio e puntare sull’aumento dei volumi.
I risultati raggiunti, infatti, sono incoraggianti: dal punto di vista finanziario, l’indebitamento complessivo è diminuito di 3,3 milioni di euro, la posizione finanziaria netta è migliorata di oltre 1 milione di euro e il Parco ha inoltre rimborsato 1,9 milioni di euro di prestiti a medio e lungo termine, estinguendo il primo mutuo. Si è attuata un’importante riduzione dei costi che ha visto una valorizzazione delle spese produttive: 843 mila euro derivanti da saving strutturali, 341 mila euro dalla riorganizzazione del personale, 107 mila euro dalla revisione dei contratti dei servizi, tra cui vigilanza, reception e pulizia.
A livello economico, infine, il fatturato accumulato nel triennio 2014-2016 raggiunge i 14,8 milioni di euro, mentre l’occupancy rate è cresciuta fino al 97%. Incremento cui ha contribuito l’apertura del nuovo corso Principe Oddone, che posiziona il Parco nel cuore del “miglio dell’innovazione” torinese.