Politica - 18 dicembre 2017, 17:35

Cinque Stelle: "Case della salute, un progetto bluff. Non è previta nessuna assunzione"

I due consiglieri regionali Bono e Andrissi: "Del progetto di Saitta non si capisce come intenda realizzare 71 centri senza effettuare assunzioni"

Dura condanna dei consiglieri regionali del Movimento Cinque stelle sul progetto delle Case della salute presentato dall'assessore alla Sanità Antonio Saitta in Commissione: "Rischia di essere l'ennesimo bluff della Giunta Chiamparino - dicono Davide Bono e Gianpaolo Andrissi -. Non si comprende come la Regione intenda realizzare 71 centri senza effettuare alcuna nuova assunzione. Saitta è arrivato a parlare di ben 2.323 operatori sanitari coinvolti nelle Case della Salute piemontesi, ma a nostra precisa domanda su quanti nuovi assunti arriveranno ha risposto che il dato non è ancora noto, che siamo in fase di sperimentazione e che vedremo successivamente".

"Insomma - proseguono - oltre ad alcune decine di medici di base che sposteranno il loro ambulatorio in una Casa della Salute (lasciando scoperto il territorio) o che effettueranno, adeguatamente retribuiti, alcune ore aggiuntive rispetto al loro ambulatorio o che si collegheranno funzionalmente tra di loro, i 418 infermieri e gli 800 specialisti ambulatoriali citati da Saitta saranno gli stessi che attualmente lavorano già nei nostri ospedali o sul territorio. Interrogato a riguardo se tali operatori faranno ore aggiuntive (per ciò retribuiti) o verranno ridotti i loro orari in ospedale, creando ulteriori "buchi" di personale, non ha saputo fornire risposta. Assistiamo alla solita tecnica adottata dall'assessorato alla Sanità: annunci spot per strappare qualche titolo di giornale ma, alla prova dei fatti, nulla di concreto a parte qualche sparata".

"Senza nuove assunzioni e senza investimenti sulla reale informatizzazione del Servizio Sanitario Regionale - concludono - sarà l'ennesimo fallimento per cercare di ridurre i passaggi in Pronto Soccorso e i ricoveri ospedalieri inappropriati".

r.g.