Economia e lavoro - 24 aprile 2018, 18:40

Compagnia di San Paolo: l'era-Gastaldo termina con gli anni migliori dal 2007 in avanti

Erogazioni per oltre 177 milioni e conti in ordine, oltre a una riduzione dell'esposizione nei confronti di Intesa, come impone il Ministero. Il presidente Profumo: "Superati gli obiettivi di budget". E il segretario generale si prepara a passare il testimone

Oltre 177 milioni destinati al territorio (per la precisione 177,4), in crescita del 7,3% rispetto a quanto stanziato nel 2016, quando i milioni erano stati 165,4 e addirittura del 23,5% rispetto ai 143,6 milioni del 2015.

Un quarto in più in due anni, insomma: è quanto approvato all'interno del Bilancio di esercizio 2017 dalla Compagnia di San Paolo, che tra le sue cifre ha dato semaforo verde all'unanimità anche a proventi totali per 381,4 milioni di euro (320,8 netti dopo la svalutazione del Fondo Atlante) e con un avanzo di gestione di 253,1 milioni. Una cifra che - al netto della variabile Atlante - salirebbe addirittura a 313,7 milioni, quindi in crescita del +9% circa rispetto all’anno precedente.

Contestualmente, in quest ultimi dodici mesi si è realizzata una riduzione dell'esposizione della fondaione bancaria in Intesa San Paolo, proprio come previsto dall'accordo tra il Ministero e Acri: a fronte di 264 milioni di azioni vendute, sono stati incassati 740 milioni di euro. La plusvalenza contabile ammonta a 140 milioni di euro.

“Pur con l’applicazione di criteri prudenziali, il risultato della gestione del portafoglio di attività finanziarie e il costante controllo dei costi, hanno consentito alla Compagnia di raggiungere e superare gli obiettivi di budget e garantire un volume di erogazioni in crescita rispetto ai due precedenti esercizi", ha dichiarato Francesco Profumo, presidente della Fondazione torinese. Dunque un'eredità importante, da lasciare a chi verrà dopo Piero Gastaldo, segretario generale di Compagnia: "A breve avverrà la designazione del mio successore e, nell’avvicinarmi a tale passaggio di consegne, è per me fondamentale lasciare i conti in ordine. Nell’ultimo biennio abbiamo realizzato i risultati migliori degli ultimi 10 anni”.

Tornando alle erogazioni per il territorio, le risorse sono state divise tra Politiche sociali (78,56 milioni, pari al 44,3% del totale), Ricerca istruzione e Sanità (45,66 milioni pari al 25,7%, Arte e cultura (30,2 milioni per il 17%, quindi 11,25 milioni per la Filantropia e Territorio (6,4%), 6 miloni di euro per l’Innovazione culturale e  5,77 milioni per i Programmi intersettoriali (3,3%).

Altri 6,7 milioni sono stati infine destinati ai Fondi per il Volontariato e 1,2 per altri Fondi, toccando così i 185,3 milioni di euro complessivi di erogazioni.

Alla fine del 2017 il valore di mercato complessivo del portafoglio di attività finanziarie detenuto dalla Compagnia di San Paolo ammontava a 7,3 miliardi di euro, rappresentato per il 45,9% dalla partecipazione in Intesa Sanpaolo e per il 44,5% miliardi dal portafoglio diversificato e altre attività.

Massimiliano Sciullo