Il villaggio olimpico è previsto nella aree dell'ex Thyssen, che diventerà un polo della ricerca dedicato alla sicurezza sul lavoro, di ricerca sviluppo e formazione. A dirlo è la sindaca Chiara Appendino, alla vigilia della consegna del pre-dossier per la candidatura ad ospitare le Olimpiadi 2026 prevista domani, di cui ha voluto anticipare alcuni punti in Sala Rossa. La scelta di quest'area a nord di Torino, come ha spiegato la prima cittadina, è dettata dalla volontà di "risanare una ferita della città e dell'Italia intera".
"Torino", ha osservato la prima cittadina, "ha già ospitato le Olimpiadi e questo ci permette di valutare le cose negative e quelle positive. Abbiamo già le infrastrutture e non costruiremo nulla ex-novo: abbiamo cercato di tenere insieme la rigenerazione urbana del territorio con la costruzione dell'evento. Questo ci permette di avere un budget contenuto". Un elemento, quest'ultimo, su cui si è puntato nel pre-dossier.
"Non prevediamo di fare debiti", ha spiegato il sindaco, "per evitare che ci sia un'eredità che possa pesare sul futuro di Torino e dei territori olimpici". "Le Olimpiadi", ha aggiunto Appendino, "non si esauriranno in 15 giorni, ma sarà un percorso che si sovrappone all'agenda di Torino 2030".
"È un'occasione per unire il territorio metropolitano intorno ad un progetto che non appartiene solo al sindaco di Torino e dimostrare così che si può imparare dagli errori del passato", ha concluso la prima cittadina.