Politica - 17 luglio 2018, 07:00

Mense scolastiche, l'assessore Patti: "Ora le tariffe non si possono abbassare"

La discussione arriva in Consiglio comunale. Ma i termini per rivedere i costi sono ormai scaduti. Intanto cresce il numero di famiglie che rinuncia al servizio in favore del pasto domestico

Le tariffe mensa delle scuole di Torino, almeno nella fase di avvio dell'anno scolastico 2018-2019, "non si possono abbassare. Capiremo se ci sono i margini per agire" più avanti. A dirlo in consiglio comunale è l'assessore all'istruzione Federica Patti, durante il dibattito della mozione presentata dal consigliere del M5S Federico Mensio per il miglioramento del servizio di ristorazione scolastica.

Una richiesta scaturita da diverse criticità, a iniziare dal crescente numero di famiglie che rinuncia al servizio - in favore del pasto domestico - a causa del costo e il non generale gradimento della qualità del cibo. L'anno scorso nelle mense delle scuole (comprese le medie) venivano serviti 41mila pasti, a fronte di 8mila bambini che consumavano il "panino da casa".

A fronte della nuova gara d'appalto, anche la consigliera di Torino in Comune Eleonora Artesio aveva chiesto di rivedere i prezzi del servizio mensa, che per ora restano dunque modulate sull'Isee, ma non ridotte. Azione attualmente impossibile perché, come ha spiegato l'assessore al bilancio Sergio Rolando, "le tariffe dei servizi a domanda individuale devono essere approvate entro i termini di legge e dunque entro il 31 marzo 2018 e quindi le variazioni sono incompatibili con il quadro di bilancio approvato".

"Credo che ciò sia incommentabile" - ha replicato Artesio "non voglio pensare alla buona o alla mala fede ma la cosa resta inqualificabile. La sostanza è che fino all’anno scolastico 2019-2020 non si potrà intervenire".

Cinzia Gatti