“Dopo qualche mese siamo di nuovo in zona perchè la situazione del Giardino Caduti di El Alamein è a dir poco incresciosa”: a parlare è Matteo Rossino, responsabile provinciale di CasaPound, che continua: “L’amministrazione comunale ha pensato bene di tagliare l’erba lasciando però tutta l’immondizia e la targa in stato di abbandono, i residenti ci hanno mandato delle foto chiedendo il nostro aiuto".
"Ovviamente siamo intervenuti perchè la situazione - che sarebbe grave in ogni parco pubblico - in un’area che presenta un nome tanto glorioso è inaccettabile: il ricordo a cui questo giardino è dedicato non dev’essere deturpato dal degrado in cui l’amministrazione ha ormai precipitato la circoscrizione 6 e la periferia nord di Torino. Ricordare quegli Eroi e riqualificare le periferie è da sempre una nostra missione”.
Anche Marco Racca, coordinatore regionale del movimento della tartaruga frecciata, ha commentato la situazione: “Mesi fa abbiamo ripulito il giardino da immondizia e siringhe, ma la sindaca Appendino sembra essere del tutto insensibile alle esigenze delle periferie. Qui vicino c’è il famigerato campo rom di via Germagnano: non solo i residenti di questa zona devono respirare i continui fumi emanati dai roghi tossici, ma nemmeno hanno a disposizione un’area verde dignitosa. Un parco dedicato agli eroi di El Alamein dovrebbe essere sempre splendente e magari ospitare qualche ricorrenza".
"Sappiamo che la politica odierna è assolutamente insensibile al ricordo degli Eroi di questa Nazione, ma non troviamo giustificazione per l’abbandono a cui questa zona è condannata”.