Sono oltre un migliaio le persone che questa mattina hanno preso parte alla manifestazione Sì Tav di Forza Italia in piazza Palazzo di Città. Davanti al Comune amministratori regionali, locali e moltissimi simpatizzanti degli azzurri.
Sono state le note dell'inno del partito ad aprire la manifestazione, seguite dalle parole di Silvio Berlusconi, che ha mandato una lettera. "Siamo in piazza a Torino - ha scritto - per testimoniare il nostro impegno per un’Italia migliore. La battaglia per la Tav è importantissima perché si tratta di un’infrastruttura decisiva per il futuro del Piemonte e delle altre regioni del nord. Ha inoltre un valore simbolico perché vede contrapposti due visioni dell’economia e della società".
"I grillini al governo - prosegue la lettera del Cav - si confermano coerenti con un progetto inquietante di decrescita ostile all'impresa, che ci porta fuori dall’Europa dal punto di vista politico economico e finanziario. Il rifiuto del Tav, così come l’ostilità alle altre grandi opere, é l'ovvia conseguenza della loro ideologia diretta discendente della peggior sinistra del secolo scorso".
A prendere la parola poi la capogruppo alla Camera di Forza Italia Mariastella Gelmini. "Voglio ringraziare la straordinaria piazza di sabato scorso - ha esordito la Gelmini - che ha inaugurato la rivoluzione gentile". "Il governo gialloverde - ha proseguito l'esponente azzurra - è quello del cambiamento, ma in peggio, perché condanna l'Italia alla decrescita e declino". Gelmini ha poi ribadito che il nostro paese ha preso accordi sulla Tav, attaccando poi il governo nazionale e il sindaco di Torino. "Il futuro non può essere per il no Tav e ai termovalizzatori: chi vede in ogni cantiere il malaffare è incapace di governare, vale per Roma con Toninelli e per Appendino a Torino", ha concluso la vicecapogruppo.
Sul palco è stata poi la volta del Presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, visibilmente commosso dagli applausi e calore con cui è stato accolto. "Siamo nella piazza - ha detto il vicepresidente di Forza Italia - di una delle prime capitali dell'Italia unita". "Non dobbiamo mai dimenticare - ha aggiunto - cosa ha rappresentato Torino per il Piemonte e l'Italia". "Vogliamo la Tav - ha aggiunto - perché il no all'infrastruttura significa isolare Torino dal resto dell'Europa: ora siamo collegati grazie ad una galleria costruita per volontà di Cavour". "Realizzare la Torino-Lione", ha proseguito, "significa spalancare le porte del Piemonte, dar ossigeno alle imprese, aumentare il turismo, ridurre le emissioni e le polveri sottili". "Fare l'opera significa dare sbocco uno a Torino che se no resta bloccata tra Milano e le Alpi", ha concluso Tajani.