Politica - 01 febbraio 2019, 13:10

Regionali, Chiamparino scende in campo con il manifesto del sì: "Non è negoziabile, ma non chiedo nessuna lista unica" (VIDEO)

Il governatore non è disposto a compromessi: "Io vado avanti anche da solo, spero di non essere costretto"

 

"Non chiedo nessuna lista unica, ma il manifesto non è negoziabile". È questo il messaggio chiaro e diretto che ha voluto lanciare ai possibili alleati Sergio Chiamparino, ricandidato Presidente per la coalizione di centrosinistra alle prossime consultazioni regionali, che oggi ha presentato all'Incet di Torino il suo manifesto elettorale "Sì al Piemonte del Sì".

Parole che evidenziano come il governatore non sia disposto a compromessi, come ha voluto ben rimarcare in seguito: "Io vado avanti anche da solo, spero di non essere costretto". Chiamparino in apertura ha voluto chiarire perché, dopo le due esperienze da sindaco di Torino e l'ultima in Regione, abbia nuovamente voluto candidarsi alla guida di Palazzo Lascaris.

"In primis - ha spiegato - sento l'obbligo di valorizzare l'esperienza di governo che ha ridato dignità alla Regione", per poi puntare il dito contro il governo gialloverde, che fra "ambiguità e scelte scellerate, rischia di mettere il Piemonte in un angolo". "Ci sarebbero anche - ha aggiunto - ragioni personali: arrivati a una certa età non si può più chiedere nulla, ma dare e soprattutto non disertare". Nelle sue quattro pagine il manifesto vuole sintetizzare i risultati raggiunti in questi anni, come "la messa in sicurezza del bilancio con politiche rigorose" e "la rinascita del servizio sanitario pubblico piemontese", ma anche aprire uno sguardo al futuro, dallo sviluppo della manifattura al verde alle infrastrutture.

Preponderante poi il tema delle infrastrutture dal Tav - "chi dice non si fa la Torino-Lione non è compatibile con noi" - al completamento dell'Asti-Cuneo e alla seconda linea della metropolitana torinese. Per il Presidente il manifesto vuole essere "un punto di aggregazione di tutte quelle forze che ritengono che questo spirito sia quello giusto per sostenere un'altra esperienza in Piemonte." "Non è una messaggio negoziabile, - ha precisato - ma è traducibile sui territori e settorialmente".

Cinzia Gatti