Il tessuto produttivo soffre ancora. E rispetto all'anno scorso il calo di imprese attive a Torino e provincia è doppio: si contano infatti 1551 aziende in meno, con una sopravvivenza di solo un'azienda su due nell'arco di cinque anni, quando si tratta di imprese individuali e un dato medio di poco superiore a 6 casi su 10. E una composizione dello stock che al 95,5% conta micro imprese (con le medie e le grandi che faticano ad arrivare all'1%).
"È un problema economico - dice il presidente della Camera di Commercio, Vincenzo Ilotte - ma anche di legalità, visto che la presenza di imprese e in particolare di negozi rappresenta un presidio sul territorio. Basti pensare cosa è successo, in positivo, a San Salvario e al contrario ai Murazzi. E desta preoccupazione anche il fatto che sono proprio i giovani a non dimostrare voglia di scommettere sull'impresa, dunque sul futuro".
A essere particolarmente fragili sono le imprese turistiche, che sopravvivono dopo cinque anni solo nel 13,5% dei casi. Male anche commercio, agricoltura, industria e costruzioni, mentre le uniche che sembrano tenere la posizione sono servizi alla persona, servizi alle imprese e appunto turismo, ma con un forte turnover.
Unico segno più, quello delle imprese straniere, che sono cresciute nel 2018 del 3,22% mentre sono calate, oltre a quelle giovanili, anche quelle femminili (in aumento invece nel 2017) e quelle artigiane.