Cultura e spettacoli - 11 maggio 2019, 16:39

Saviano contro AltaForte: “Indispensabile allontanare la casa editrice, da Torino parte il cambiamento” [VIDEO]

Dal lounge del Circolo degli Scrittori, Saviano si lancia in una previsione: “Il cambiamento parte da Torino, l’idea che nasca dai libri è una cosa bellissima”

“Allontanare la casa editrice AltaForte dal Salone del Libro? Era indispensabile”. Parola di Roberto Saviano. Sono quasi le 16:00 quando Saviano, atteso in una stracolma Sala Oro del Salone del Libro, decide di dire la sua sul caso mediatico del Salone: l’esclusione di Francesco Polacchi e della sua casa editrice vicina a CasaPound.

Saviano non usa mezzi termini per definire giusta l’espulsione decisa dalla direzione, su pressione di Comune e Regione: “Ho visto che è stato venduto il 'Mein Kampf' di Hitler ma un conto è vendere un libro, un altro è prendere posizione accanto a un editore che si riconosce il quel libro”, ha sottolineato Saviano.

Eppure, secondo lo scrittore, paradossalmente la polemica ha favorito il Salone del Libro e tutti coloro che vi hanno partecipato: “Quest’anno ho trovato un pubblico più emozionato, la polemica è come se avesse stretto i lettori al libro. Questo mi ha stupito molto”. Se è vero che la polemica ha catapultato Torino sulla prima pagina di tutti i giornali, per Saviano è proprio dal capoluogo piemontese la base di partenza per una fase di cambiamento: “Torino è un punto di svolta di una fase che sento, di un cambiamento che sta iniziando e l’idea che possa nascere dai libri è una cosa bellissima”. Una posizione forte, in piena contrapposizione con quella espressa da Francesco Polacchi, editore di AltaForte, che proprio oggi ha presentato il suo libro in un hotel di Torino, città che ancora una volta si ritrova a essere il centro di un dibattito infinito: quello tra fascismo e antifascismo.

Andrea Parisotto