Eventi - 11 maggio 2019, 18:20

Salone del Libro, la voce di Saviano in soccorso delle Ong: “Salvini mente, Libia non è un porto sicuro"

Lo scrittore presenta il libro "In mare non esistono taxi", un racconto scritto e fotografico delle rotte dei migranti. L'attacco al ministro dell'Interno: "Delegittima le Ong"

La lunga attesa e gli applausi scroscianti: è una calorosa accoglienza quella che il pubblico del Salone del Libro riserva a Roberto Saviano, intervenuto in Sala Oro per presentare "In mare non esistono taxi", l'ultimo libro dello scrittore che in questi ultimi mesi ha aspramente criticato le politiche estere del governo. Ed è proprio partendo da una frase di Luigi Di Maio ("le Ong sono i taxi del mare") che Saviano ha scritto questo libro.

Dal palco della Sala Oro, tra il racconto delle traversate del Sahara e la testimonianza di quanto accade ogni giorni nei centri di detenzione in Libia, Saviano non perde l'occasione di attaccare il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Dice che la Libia è un porto sicuro ma mente. La Guardia Costiera libica non salva le persone, ma le sequestra - è l'attacco frontale dello scrittore al ministro - La guardia costiera tiene le persone nei campi, le obbliga a pagare nuovamente per essere liberate. Salvini lo sa e mente".

La presentazione del libro, con la partecipazione di Claudia Lodesani, Lamin Siti Mamman e Carlos Spottorno, è l'occasione per un ragionamento a 360° sui drammi vissuti dai migranti durante i loro viaggi. Il libro, con immagini scattate dai più grandi fotoreporter internazionali e con le parole di Saviano, racconta le tragedia dei bimbi morti in mare, di Josefa la "donna con lo smalto" e di tante altre persone che hanno perso la vita nella ricerca di un mondo migliore.

In un contesto così critico e difficile, Saviano lancia il monito circa il ruolo delle Ong, organizzazioni demonizzate dall'attuale Governo: "Si attaccano le Ong per togliere un testimone, così che nessuno possa dirci più quante persone e chi sta morendo - spiega Saviano - Il diritto del mare dice che in mare non si lascia nessuno. I soccorritori salvano senza chiedersi chi sono e da dove arrivano le persone che stanno annegando". Ecco perché, secondo lo scrittore, il ruolo delle Ong è doppio: da una parte la funzione principale del soccorso, dall'altra quella altrettanto importante della testimonianza. "Testimoniare è fondamentale perché lasci una traccia. I libri sono i primi nemici dei poteri forti".

Andrea Parisotto