Attualità - 13 luglio 2019, 17:49

Numerosi professori universitari torinesi tra i firmatari della lettera sui cambiamenti climatici

Il mondo accademico torinese risponde all’appello per l’emergenza climatica denunciando in una lettera la gravità del Climate change

Con i cambiamenti climatici non si scherza e nonostante ci siano ancora scettici e negazionisti, sia tra le file dei politici che degli scienziati, l’allarme e la gravità dell’emergenza sono sotto gli occhi di tutti. E’ quanto si evince dalla lettera che 300 scienziati italiani e uomini del mondo della cultura hanno scritto e inviato alle più alte cariche dello Stato. Il documento dal titolo "Il riscaldamento globale è di origine antropica" firmato dal presidente Luca Mercalli in rappresentanza della SMI, pone l’accento sulla responsabilità che l’uomo ha avuto e ha in quella che si preannunzia essere la più grande catastrofe ambientale di tutti i tempi.  Per poter arginale quello che è ormai un processo in atto, si legge nella lettera, <<Chiediamo che l’Italia segua l’esempio di molti paesi Europei, e decida di agire sui processi produttivi ed il trasporto, trasformando l’economia in modo da raggiungere il traguardo di ‘zero emissioni nette di gas serra’ entro il 2050>>.

Sebbene la situazione sia realmente preoccupante, siamo continuamente bombardati da fake news responsabili di una cattiva informazione e di confondere l’opinione pubblica. Proprio per questo, la comunità internazionale di climatologi, biologi, fisici dell'atmosfera e dell'ambiente, oceanografi, glaciologi, zoologi, solo per citarne alcuni, sente più che mai viva l’esigenza di denunciare la pericolosità del climate change e dei suoi effetti sulla salute del Pianeta.

<<Sono migliaia del resto, così come si legge ancora nella lettera, gli scienziati che studiano il clima del sistema Terra, la sua evoluzione e le attività umane e tutti concordano sul fatto che ci sia una relazione di causa ed e effetto tra l’aumento dei gas serra di origine antropica e l’aumento della temperatura globale terrestre, come confermato dai rapporti dell’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che riassumono i risultati pubblicati dalla comunità scienti ca globale>>

Certo, esiste una variabilità climatica di origine naturale, ma questa non può assolutamente essere addotta come argomento per negare o sminuire l’esistenza di un riscaldamento globale dovuto alle emissioni di gas serra.

Diffondere false informazioni non fa altro che impedire ai cittadini di prendere consapevolezza del problema e di contribuire per arginarlo. Solo una reale sinergia tra chi ci governa, tra scienziati, industrie, e gente comune potrà fare la differenza generando una reale inversione di tendenza. Il tempo per agire, come hanno spesso sottolineato gli scienziati, tra cui Mercalli in prima fila, è poco e dunque bisogna muoversi subito in modo urgente e concreto. Non è un caso, infatti che Giugno 2019 sia stato il più caldo in oltre un secolo sia in Europa,sia a livello planetario, così come ha sottolineato Copernicus Climate Change Service.

La stesura della lettera è stata promossa da Roberto Buizza, esperto in modellistica atmosferica e professore ordinario di fisica alla Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, e nasce in risposta alla petizione diffusa nel giugno 2019 da alcuni docenti universitari italiani. Il suddetto documento di stampo negazionista presentava inoltre diversi errori evidenziati e corretti sul blog Climialternati.

La lettera "Il riscaldamento globale è di origine antropica" stata supportata e firmata dalle seguenti associazioni:  AISAM , l’Associazione Italiana Scienze dall’Atmosfera e della Meteorologia (https://www.aisam.eu) CGI (Comitato Glaciologico Italiano (www.glaciologia.it); SISC, la Società Italiana Scienze del Clima (www.sisclima.it? lang=en), Gruppo di scienziati per l’energia pulita (http://www.energiaperlitalia.it/).

Folto anche il numero di professori universitari torinesi che hanno aderito alliniziativa

Bagliani, Marco (Prof Associato, Università di Torino, dip. Economia e Statistica "Cognetti de Martiis", docente di "Cambiamento climatico. strumenti e politiche", responsabile del gruppo Cambiamento Climatico dell'Unito Green O ce)

Ferrarese, Silvia (Fisico, Università di Torino)

Gambino, Paolo (Fisico, Professore Ordinario di Fisica Teorica, Università di Torino)

Von Hardenberg, Jost (Fisico, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche CNR/ISAC, Torino)

Laio, Francesco (Ingegnere Ambientale, Prof. Ordinario di Idrologia, Politecnico di Torino)

Minella, Marco (Chimico, Ricercatore, Università degli Studi di Torino)

Palazzi, Elisa (Fisico/climatologo, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima del CNR, Torino)

Terzago, Silvia (Fisica e climatologa, Istituto di Scienze dell’Atmosfera e del Clima, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Torino)

Trini Castelli, Silvia (Fisico, Istituto di Scienze dell'Atmosfera e del Clima CNR/ISAC, Torino)

 

 

 

 

Maria La Calce