Come ogni anno gli appassionati di cinema di tutto il mondo sono in trepida attesa per i più importanti festival del cinema mondiali, da sempre palcoscenici per prestigiose premiazioni e attese anteprime. Quello corrente potrebbe però essere un anno assolutamente sui generis, con la maggior parte dei festival del cinema che si preparano a reinventarsi e a sfruttare mezzi finora inesplorati.
È sicuramente il caso del Torino Film Festival, che si avvia verso una vera e propria svolta online. Chiara la posizione del direttore Stefano Francia di Celle, che durante la trasmissione radiofonica di Rai 3 “Hollywood Party” ha annunciato la decisione di rendere il festival un progetto culturale per il web, senza che questo rechi alcun disturbo alla filiera della distribuzione. La speranza, comunque, è che si possa anche tornare a una svolgimento più tradizionale, avviando un progetto di svolta in grado di far incontrare i due mondi. La possibilità di una cancellazione del Torino Film Festival non è quindi stata presa in considerazione e anzi, si è trasformata in una chance di evolversi. Inoltre, va anche sottolineata la decisione di confermare l’adesione al protocollo per la parità di genere con l’obiettivo di dare una “forte impronta al femminile”, come dichiarato dallo stesso Francia di Celle.
Situazione diversa invece quella attorno ad altri due grandi festival del cinema come quelli di Cannes e Venezia. Per quanto riguarda quest’ultimo, si prevedono molti cambiamenti nonostante non sia ancora stata presa alcuna decisione ufficiale. A questo proposito si è espresso Roberto Cicutto, neo presidente della Biennale di Venezia, che durante un’intervista all’Ansa ha dichiarato come il festival debba sì fare i conti con le misure di sicurezza, ma godendo di un certo grado di extraterritorialità, aggiungendo che le presenze in sala andrebbero ridotte e destinate solo ad alcuni luoghi circoscritti. Allo stato attuale delle cose, il quadro dovrebbe essere il seguente: la capienza delle sale sarebbe ridotta, con larghe vie di entrata e uscita per permettere a tutti i partecipanti di mantenere la distanza di sicurezza; operazioni di sanificazione tra la fine di ogni proiezione e l’inizio di quella successiva; un numero ridotto di nuovi film e repliche; nel complesso, il numero di accreditati sarebbe quantomeno dimezzato in base all’età (non sopra i 55 anni), la provenienza (non dall’estero), e l’eventuale possesso di una certificazione sanitaria rilasciata dalla testata relativa; le conferenze stampa cambierebbero format, con domande in chat; il red carpet diventerebbe privato con una drastica riduzione degli ospiti (solo italiani, in extremis solo europei).
Inoltre, una delle ipotesi più gettonate per La Biennale di Venezia è quella di sfruttare un player esistente fra i più affermati, come Netflix e Amazon Prime. Uno scenario più che plausibile, vista la sempre più crescente popolarità di queste piattaforme che negli anni hanno ampliato il loro catalogo, proponendo pellicole di ogni genere tra cui alcuni dei migliori film sul mondo del gioco. Su tutti, Bet Raise Fold, un documentario sul poker che forse più di ogni altro è riuscito a rappresentare la natura di questa disciplina, pur venendo girato in un periodo particolare, in cui il gioco nella sua forma virtuale si stava prepotentemente affermando.
Infine, il festival di Cannes è quello il cui destino sembra più incerto. Dopo l’ipotesi di una collaborazione con Venezia e l’inevitabile rinvio, la situazione sembra difficile da decifrare. Il festival doveva tenersi a maggio e le prime voci parlavano di un recupero a giugno o luglio. Adesso però il pericolo di una cancellazione sembra reale, soprattutto alla luce del silenzio che avvolge i membri principali del festival. Ciò che è certo è che il festival non si potrà tenere nella sua forma tradizionale ma al momento non ci è dato sapere se e quali cambiamenti potranno essere apportati.
Il 2020 si appresta ad essere un anno di grandi cambiamenti per il mondo del cinema e in particolare per i suoi principali festival. Ma tra dubbi, incertezze e doverosi cambiamenti il progresso tecnologico rappresenta una grande occasione per reinventarsi.