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Cultura e spettacoli | 22 aprile 2020, 14:34

Il Torino Film Festival verso la svolta online: "Meno titoli, sezioni semplificate e spazio alla creatività giovanile"

Il direttore Stefano Francia di Celle: "Ho voluto dare una forte impronta al femminile, confermando l’adesione al protocollo per la parità di genere. E ritornerà la sezione di cortometraggi internazionali”

Il Torino Film Festival verso la svolta online: "Meno titoli, sezioni semplificate e spazio alla creatività giovanile"

Allo stato attuale delle cose, il Torino Film Festival diventa un articolato progetto culturale per il web che non deve disturbare la filiera della distribuzione e non sarà una semplice trasposizione online. La speranza di riuscire a tornare in sala al più presto è fortissima e, se così sarà, faremo proficuamente coesistere le due opportunità in un progetto di svolta”. Così Stefano Francia di Celle, direttore del Torino Film Festival, ieri sera, ai microfoni della trasmissione radiofonica di Rai 3 “Hollywood Party”. Una riflessione sul futuro della kermesse - in programma dal 20 al 28 novembre 2020 -, a partire dalle difficoltà imposte dell'emergenza Coronavirus. 

Di fronte all’alternativa di far saltare il festival, per gli enormi problemi del momento attuale, abbiamo deciso di reinventarci - ha continuato -, ponendoci come massima preoccupazione il rispetto del lavoro dei produttori, dei distributori e degli esercenti che vogliamo promuovere. Le sezioni saranno rafforzate e semplificate ed è stato ridotto il numero dei film; ho voluto dare una forte impronta al femminile, confermando l’adesione al protocollo per la parità di genere. Rafforzeremo la vocazione del festival per la creatività giovanile con il ritorno della sezione di cortometraggi internazionali impreziosita dal premio Rai Cinema Channel”.

Queste le sezioni e la squadra attuale in via di definizione per il 38° Torino Film Festival: TORINO 38 (Concorso Internazionale Lungometraggi opere prime e seconde) e FUORI CONCORSO (Comitato di selezione: Natalia Aspesi, Federico Bernocchi, Massimo Causo, Rita Di Santo, Giuseppe Gariazzo, Grazia Paganelli e Sofia Nadalini, individuata da Giulia Carluccio, Prorettrice dell’Università di Torino e Presidente della Consulta Universitaria del Cinema, tra i neolaureati e le neolaureate dell’Università di Torino);  TFFDoc (INTERNAZIONALE.DOC e ITALIANA DOC) e ITALIANA.CORTI (a cura di Davide Oberto con la collaborazione di Paola Cassano, Mazzino Montinari e Séverine Petit); TORINO 38 CORTI (Concorso Internazionale Cortometraggi) a cura Daniele De Cicco; LE STANZE DI ROL a cura di Pier Maria Bocchi; PROGRAMMI SPECIALI a cura di Caterina Taricano; RETROSPETTIVA a cura di Emanuela Martini con la collaborazione di Luca Andreotti; e BACK TO LIFE. 

Per il Museo Nazionale del Cinema è una sfida veicolare il festival con un meccanismo nuovo - ha sottolineato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino -, con la speranza forte di poter ritornare in sala, che è la cosa a cui si tiene di più, perché solo lì le pellicole creano quel pathos particolare, è lì che il miracolo del cinema si compie. Nel caso riuscissimo ad avere i cinema aperti, la nostra idea è di coinvolgere un alto numero di sale cittadine, oltre una decina, per fare un festival diffuso sul territorio”.  

Manuela Marascio

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