Politica - 27 agosto 2019, 08:41

Il Pd di Torino si "smarca": nessuno sconto all'amministrazione di Appendino

Nonostante le trattative a livello nazionale tra Dem e grillini, il capogruppo Lo Russo mette le cose in chiaro: "La città merita ben altro"

Torino non è Roma e il Pd torinese non ha intenzione di fare sconti a Chiara Appendino. Nel mezzo delle ultime trattative nazionali tra dem e grillini per fare un nuovo governo, con l'ipotesi di Conte-bis più lontana dopo l'ultimo incontro tra Zingaretti e Di Maio, dal capoluogo piemontese il capogruppo comunale del Pd Stefano Lo Russo lancia chiaro un messaggio "Torino merita ben altro" di Appendino. 

Per Lo Russo la maggioranza pentastellata ha fatto "azioni dannose e di corto respiro, del tutto inadeguate per le sfide che abbiamo davanti". 

Il capogruppo attacca poi duramente la sindaca e il M5S, che hanno "considerato per anni tutti i partiti ma il PD in particolare il male assoluto, il partito degli affari, delle banche e del malcostume. Appendino, la prima della fila a gettare fango sul PD torinese e sui suoi esponenti, si è sbracciata a tessere le lodi di Conte e Di Maio che, se restano al Governo, è proprio grazie ai voti dei deputati e dei senatori democratici insultati fino al giorno prima".

Se a Roma quindi si cerca un'intesa, Lo Russo chiarisce come i dem torinesi continueranno a "svolgere il ruolo di minoranza consiliare stando nel merito delle questioni, nel solo interesse della Città".

Da qui poi l'appello ad Appendino di dimettersi perché "dopo i suoi disastri, prima consente di tornare al voto meglio è per il futuro di Torino". "Lavoriamo con il centrosinistra ad un nuovo progetto che, anche nella consapevolezza di alcuni errori commessi in passato, faccia uscire la Città dalla lenta e dolorosa agonia e dal cono d'ombra in cui questi anni di totale fallimento della Sindaca e di mala amministrazione grillina l'hanno gettata e che dia nuovo slancio e una prospettiva di sviluppo e crescita" conclude.

Cinzia Gatti