Attualità - 21 febbraio 2020, 13:00

Cresce il consumo di spaghetti nel mondo, ma l'Italia preferisce il "fast food" alla Dieta Mediterranea

Come emerso al Festival del Giornalismo Alimentare solo il 41% della popolazione del Nord Italia mangia seguendo questo modello, appena il 16,8% nel Centro Italia e il 42,1% nel Sud del Paese

Il paese che ha inventato la Dieta Mediterranea preferisce mangiare hamburger, patatine e cibo “veloce” già preparato. In Italia sempre più persone si allontanano dal modello alimentare – che vede alla base della piramide nutrizionale  la frutta, la verdura i legumi e i cereali come la pasta – famoso, esportato e copiato in tutto il mondo.

Un quadro emerso dall’incontro “10 anni di Dieta Mediterranea: da salva vita a salva pianeta”, in programma oggi al Festival del Giornalismo Alimentare al Lingotto. In Italia - come ha spiegato Barilla, citando i dati dell’European Journal Public Health 2019) - solo il 41% della popolazione del Nord Italia mangia seguendo questo modello, appena il 16,8% nel Centro Italia e il 42,1% nel Sud del Paese. Nel nostro paese si mangia sempre più “fast food,” c’è meno convivialità a tavola e si fa meno attività fisica. In un recente studio su 30 Paesi, l’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenzia il problema sovrappeso e obesità tra i bambini italiani.

Al contrario, nel resto del mondo, negli ultimi 10 anni il consumo mondiale di spaghetti &co è passato da quasi 9 a circa 15 milioni di tonnellate annue. Un indicatore del crescente successo della dieta mediterranea all'estero.

Cinzia Gatti