"Abbiamo chiesto aggiornamenti rispetto al piano di risanamento della Elcograf spa di Borgaro attraverso un’interrogazione alla Giunta. Secondo quanto riferito dall’assessore Chiorino, l’azienda ha dichiarato, attraverso una comunicazione inviata ai sindacati in data 4 febbraio, di aver attivato gli strumenti alternativi per il personale in esubero previsti dall’accordo del 16 gennaio 2019". Così Francesca Frediani, consigliera regionale del Movimento Cinque Stelle, su una delle vertenze che colpisce il tessuto economico torinese.
"Rispetto ai prepensionamenti si rileva una discordanza tra le stime aziendali (che valutano una platea tra le 17 e le 23 unità) e quelle sindacali (che stimano una platea di 40 unità). Nel corso dell’incontro con le organizzazioni sindacali, il 13 maggio 2020, l’azienda ha affermato che lo stabilimento di Borgaro rimarrà attivo ma con un organico ridotto a circa 60 unità e le possibilità di accedere ai prepensionamenti non sono state incrementate dalla normativa, causa “la diversa causale di integrazione salariale prevista da quest’ultima”. Questo aspetto, a nostro avviso, dovrebbe essere ulteriormente approfondito e chiarito.
Il comma 500 dell’art. 1 della legge di Bilancio 2020 stabilisce infatti che le aziende (di stampa o case editrici) che stanno affrontando un periodo di difficoltà e che presenteranno nell'arco dei prossimi quattro anni un piano di riassetto aziendale (che può magari prevedere il ricorso agli ammortizzatori sociali o ai licenziamenti), possono avvalersi di fondi per i prepensionamenti per i lavoratori con almeno 35 anni di contributi".
"Monitoreremo l’evolversi dei tavoli di confronto - conclude - per assicurarci che l’azienda dia pienamente seguito a tutte le opportunità previste dalle norme, per garantire tutela e sostegno ai lavoratori".