Economia e lavoro - 06 novembre 2020, 12:32

"Reshoring", Torino si fa bella per riportare "a casa" le migliori aziende da oltre confine. E parte da droni e guida urbana

Al via il progetto del Comune per attrarre investimenti e attività. Tra le prime adesioni, la Skypersonic e Parkofon/Sheeva. Appendino: "Dobbiamo puntare su filiere innovative con grande potenziale". Pironti: "Oltre una 20ina di altre realtà sono già interessate"

Leonardo (e la futura Città dell'aerospazio, quasi al confine tra Torino e Collegno) come cornice e come buon auspicio. Da qui è stato infatti lanciato questa mattina il progetto di "Torino Reshoring", pensato per centrare il traguardo del rientro a casa di quelle aziende che in precedenza avevano delocalizzato in Paesi stranieri UE ed Extra-Ue. O che da territori di oltre confine scelgono di puntare sulla città della Mole.

"L'obiettivo è di mantenere quello che abbiamo già, ma allo stesso tempo tornare a essere attrattivi per capacità e professionalità che per qualche motivo in passato hanno abbandonato il nostro territorio e che ora vogliamo riportare all'interno delle nostre filiere, ovvero automotive e aerospazio, perché dobbiamo continuare a puntare sulle attività manifatturiere", spiega Chiara Appendino, sindaca di Torino. "E accanto alle filiere tradizionali abbiamo voluto aprire la strada anche a filiere come quella dei droni di cui non tutti, all'inizio, coglievano la potenzialità. Mentre ora è chiara la capacità di sviluppo di un settore come questo. Torino deve identificarsi in queste filiere innovative, anche grazie a centri di ricerca e università, per essere attrattivi verso l'esterno".

"Un progetto più forte del lockdown"
Tra le frecce che Torino ha al suo arco ci sono una fitta rete di supporto e consulenza che il territorio si propone di ritagliare in maniera quasi sartoriale sulla base delle esigenze dell'azienda che decide di ritornare. Al tempo stesso, in accordo con il Governo e in particolare con il Ministero all'Innovazione, si stanno studiando un insieme di manovre in Finanziaria che prevedano meccanismi di incentivazione al "rientro".

"E' un progetto che è nato nel mese di marzo, in pieno primo lockdown, ed è significativo che proprio oggi, primo giorno di zona rossa, venga presentato: dobbiamo essere pronti a ripartire quando usciremo dall'emergenza", spiega Marco Pironti, assessore Innovazione di Torino. "Vogliamo mantenere le eccellenze del nostro territorio, ma anche tornare ad attrarre idee, capitali e iniziative da oltre confine, regionali e nazionali. E dall'aerospazio si spazierà alla manifattura, fino all'intelligenza artificiale e molto altro ancora". 
"La più grande sconfitta che potrebbe arrivare da questa crisi - aggiunge Pironti - è non aver imparato una lezione che ci dice che la presenza fisica non è più rilevante, mentre è prezioso mettere a valore i nostri talenti e i nostri cervelli, formati in ambienti di eccellenza come sono i nostri atenei".

"Leonardo ha accolto con favore questo primo atto del progetto Torino Reshoring, che ben rappresenta la volontà di creare a Torino un ecosistema favorevole alla crescita, all’innovazione, allo sviluppo di nuove idee e progetti concreti - ha detto Marco Zoff Managing Director della Divisione Velivoli di Leonardo, che ha fatto gli onori di casa -. In questa direzione Leonardo, come noto, ha creduto, voluto e sostenuto fortemente il progetto Città dell’Aerospazio, un’iniziativa aggregante, che mette insieme realtà diverse - aziende, PMI, Università, istituzioni locali e cittadini - creando una contaminazione di competenze in un settore in cui, in Piemonte, Leonardo da sempre rappresenta il filo conduttore".


I primi casi di successo, tra Cittadella dell'aerospazio e Ogr
E tra le prime due realtà che hanno aderito al progetto di sono Parkofon/Sheeva e Skypersonic, che si è insediata proprio negli spazi della Cittadella tra corso Francia e corso Marche. "Siamo un'azienda leader nel mondo dei droni per applicazioni speciali - racconta Giuseppe Santangelo, ceo di Skypersonic Inc - e in un periodo come il Covid possiamo intervenire addirittura per effettuare le sanificazioni. Io ho cominciato a Torino, qui si sono mossi i primi passi professionali, dunque per me è come tornare in un luogo del cuore". "Il nostro interesse è adesso spingere questa tecnologia in Italia, anche grazie alle nuove tecnologie che ci permettono di guidare i droni a distanza, da qualunque luogo del mondo". "Proprio a Torino speriamo di poter collaborare in maniera stretta con Leonardo e stiamo muovendoci con forza proprio nei territori dell'intelligenza artificiale".

Sono attese nei prossimi mesi le assunzioni dei primi 5 ingegneri. 

La Parkofon/Sheeva invece - di matrice russo-statunitense, ma con sede in Maryland - si occupa di guida e automazione, soprattutto a livello urbano. Un altro tema su cui Torino va forte. E rientrando nell'ambito del progetto Techstars andrà a sistemarsi negli spazi delle Ogr. "Abbiamo deciso di aprire una filiale a Torino proprio dopo aver provato l'efficacia dell'ecosistema cittadino, tramite Torino City Lab", racconta il ceo Evgeny Klochikon -. "Per questo abbiamo deciso di approdare in città".

"Sono trascorsi non più di tre mesi dai primi contatti che abbiamo avuto e abbiamo già almeno un'altra ventina di candidature di aziende interessate. Ciascuna di loro, se tutto andrà a buon fine, andrà a insediarsi nella collocazione più congeniale. Per esempio, se si tratta di biomedicale, nella futura Città della Salute - conclude l'assessore Pironti -. Ma c'è molto potenziale anche per quanto riguarda l'intelligenza artificiale".

Massimiliano Sciullo