Attualità - 17 dicembre 2020, 12:33

Covid, il virologo Di Perri: "Vaccino obbligatorio? Serve a salvaguardare l'interesse pubblico"

Il primario dell'Amedeo di Savoia: "Non é come quello per il tetano, questo presume una protezione individuale che partecipa a una protezione collettiva"

il professor Giovanni Di Perri e gli uomini della Guardia di Finanza, che hanno donato 40 mila mascherine all'ospedale Amedeo di Savoia

"Ci sono nella Costituzione una serie di salvaguardie per quanto riguarda l'ordine e l'interesse pubblico, per esempio é vietato rapinare le banche. Se diventa un problema di salute pubblica ovvero rischio di fare del male agli altri, così come facciamo i tso, i ricoveri coatti di persone pericolose, potrebbe essere l'extrema ratio". Lo ha detto il primario di malattie infettive dell'ospedale Amedeo di Savoia di Torino Giovanni Di Perri, rispondendo sulla possibilità di rendere obbligatorio il vaccino contro il Covid-19.

"Il vaccino viene offerto, è molto sicuro e c'è un interesse collettivo urgente - ha aggiunto il medico - ci sono vaccini come il tetano che si fa per proteggere se stessi ed é quindi una scelta personale. Questo è un vaccino che presume una protezione individuale con quest'ultima che partecipa a una protezione collettiva".

Di Perri ha quindi ribadito l'efficacia dei test rapidi, da effettuare per accedere in locali pubblici chiusi. "Sono un riaperturista convinto ma bisogna farlo con qualcosa di nuovo. A ottobre abbiamo fatto come in Svezia ed è andata malissimo, non possiamo riaprire come quest'estate. Semmai servirebbe vincolare le attività al chiuso all'effettuazione del tampone rapido. Ciò significa che palestre, ristoranti, teatri farebbero accedere solo le persone munite di un referto che attesti la negatività al virus".

Di Perri ha invitato a fare ogni sforzo per favorire l'effettuazione dei tamponi rapidi: "Una soluzione che ha certamente dei costi, ma si potrebbe intanto ritagliare qualcosa dagli incentivi per l'acquisto dei monopattini e così alleggerire la spesa pubblica".

Marco Panzarella