Politica - 27 febbraio 2021, 08:30

Torino, le richieste dei rettori alla politica: “Più servizi e sinergia con il territorio”

I numeri uno di Università e Politecnico, Stefano Geuna e Guido Saracco, ospiti online dell'aspirante candidato sindaco per il centrosinistra Stefano Lo Russo, si sono confrontati sul futuro della città

in un dibattito online le richieste dei rettori alla politica: “Più servizi e sinergia con il territorio”

Più servizi e sinergia con il territorio”: sono queste le richieste principali dei rettori di Università e Politecnico di Torino, Stefano Geuna e Guido Saracco, alla politica. Le due tematiche sono emerse nel corso di un confronto online sul futuro della città organizzato dall'aspirante candidato sindaco per il centro-sinistra Stefano Lo Russo.

Una città a vocazione universitaria

Il carattere delle osservazioni fatte è propositivo: “Una città a vocazione universitaria - ha sottolineato Geuna – ha bisogno di servizi per gli studenti come l'ospitalità, su cui siamo indietro: occorre aumentare il numero di residenze facendo affidamento anche su quelle private e contemporaneamente pensare a spazi ricreativi e sportivi nell'ottica del campus diffuso che stiamo portando avanti. Per fare questo non resteremo su un piedistallo ma ci metteremo in gioco: se si vuole crescere insieme il cocktail sarà perfetto; mi piacerebbe, infine, realizzare un progetto di valorizzazione delle Cavallerizza Reale che la renda una cittadella della cultura”.

Sulla stessa lunghezza d'onda è anche Saracco: “Torino – ha dichiarato – ha la capacità di attirare studenti per la qualità del suo territorio e per il basso costo della vita, ma potrà migliorare solo se offrirà posti di lavoro qualificati; questo avverrà soltanto con una sinergia con imprese ed enti territoriali. Una partita importante verrà giocata dalla riqualificazione urbana: penso al recupero della Manifattura Tabacchi o alla realizzazione di studentati in quartieri in difficoltà con lo stimolo della costruzione della Metro 2 a partire dalla Circoscrizione 6, anche se Edisu dovrà cambiare passo”.

I settori strategici

I due rettori si sono poi confrontati su quali saranno i principali ambiti su cui concentrare gli sforzi: “Prima di tutto - ha proseguito Geuna – dovremo puntare su sanità e biomedicina con il progetto del Parco della Salute che, seppur rallentato dalla pandemia, sta andando avanti. Un altro settore importantissimo sarà quello dell'agroalimentare con la cittadella creata a Grugliasco, seguito da quello culturale con la valorizzazione del patrimonio di Torino”. “Manifattura 4.0, mobilità sostenibile, aerospazio e intelligenza artificiale - ha aggiunto Saracco – saranno al centro dei nostri pensieri con la promozione del polo di corso Settembrini e l'ampliamento dell'Environment Park: in Spina 3 vogliamo lavorare su tutte le tecnologie legate alla transizione ecologica”.

Dati e prospettive

Per quanto riguarda i dati, il 2020/2021 ha segnato una crescita nonostante il Covid: per la prima volta, infatti, l'Università di Torino ha sforato il tetto degli 80mila iscritti totali, 3mila in più rispetto all'anno scolastico precedente risultando la terza in Italia e tra le prime 5 in Europa mentre il bilancio ha superato il miliardo di euro. Il Politecnico, invece, conta 36mila 500 iscritti, il 45% dei quali provenienti da fuori Piemonte.

Dovremo integrare - ha commentato in conclusione Lo Russo – il mondo universitario con le politiche non solo industriali ma anche sportive, ricreative e culturali attraverso una competizione cooperativa e un confronto con Regione e Governo. Un tema affascinante riguarderà l'avvicinamento del tessuto delle piccole e medie imprese, mentre per la residenzialità privata il Comune potrebbe mettere a disposizione degli studenti uno stock immobiliare di alloggi in suo possesso”.

Marco Berton