Politica - 09 marzo 2021, 13:11

Comunali Torino, il Pd dice no al laboratorio di Appendino: "Disponibilità non si impongono"

Carretta chiude alla possibilità di alleanze tra il M5S ed il csx:“Credo invece nella capacità di convergere su persone e sulle idee da mettere in campo per reinventare Torino"

Le disponibilità si costruiscono, non si impongo”. Con queste parole il Segretario Metropolitano del Pd Mimmo Carretta sembra chiudere alla possibilità di alleanze con il M5S per le Comunali, come auspicato questa mattina da Chiara Appendino in un’intervista a Repubblica.

La prima cittadina ha spiegato come il capoluogo piemontese possa diventare un laboratorio dell’intesa tra 5 Stelle ed il centrosinistra per le elezioni 2021, sottolineando di credere molto nell’”esperienza del Conte 2. Vorrei che le forze che fino all’ultimo hanno tentato di tenerlo in vita si mettessero al lavoro su un progetto per questa città”. Un appello accolto, a livello nazionale, con favore da LeU e Sinistra Italiana, mentre i dem locali frenano.

Guardiamo con attenzione e rispetto -spiega il Segretario Metropolitano Mimmo Carretta - alle trasformazioni in atto nel M5S e non possiamo non cogliere con favore e attenzione le inversioni di marcia che sono in corso. A Torino il centro sinistra è in stato avanzato nella definizione del programma e della squadra”

Carretta aggiunge poi di non credere alla “favoletta del fronte comune per ostacolare la destra. Dobbiamo fare nostro  l'invito del Presidente Mattarella e lavorare per il bene di Torino, non contro qualcuno”.  “In questo quadro -aggiunge - se tutto non è supportato anche da convergenze programmatiche vere e solide si rischia solo di fare un torto ai cittadini provocando solo un senso di spaesamento, un dissolvimento identitario incomprensibile. Posso avere i migliori calciatori a disposizione ma se non si amalga il gioco, se non creo spogliatoio,  sono batoste”. Parole nelle quali si leggono chiaramente i dubbi su possibili alleanze.

“Credo invece nella capacità di convergere su persone e sulle idee da mettere in campo per reinventare Torino. Immagino percorsi forti sorretti dalla volontà di muoversi verso obiettivi condivisi, comuni in grado di mettere  da parte convincimenti personali. Il tutto  però non può ridursi a proclami o posizionamenti  tattici di singoli, lo trovo ingeneroso per tutti” conclude il segretario metropolitano.

Cinzia Gatti