Economia e lavoro - 01 aprile 2021, 12:54

Lavazza, caffè amaro per il Covid, ma non troppo: calo di ricavi e utile, ma si rilancia sulla sostenibilità

L'ad Baravalle: "Anno complesso con difficoltà oggettive, ma il Gruppo continua a investire e puntiamo a recuperare i livelli del 2019 e ad azzerare l'impatto sull'ambiente entro il 2030"

L'ad di Lavazza, Antonio Baravalle

Un caffè con poco zucchero. E' quello che deve sorseggiare il Gruppo Lavazza dopo un 2020 che, a tutti i livelli, a creato enormi problemi. D'altra parte, se tutto il mondo si è fermato, anche il settore alimentare ha dovuto fare i conti con grandi cambiamenti, quasi "epocali": se da un lato è cresciuto il consumo domestico, quello all'esterno (in ufficio o nei bar) è ovviamente sceso.

I numeri del bilancio 2020 parlano di ricavi a 2,085 miliardi, in flessione del 5% rispetto ai 2,2 del 2019, mentre l'utile netto è calato da 127,4 a 73 milioni. "Anno complesso con difficoltà oggettive - dice l'ad del Gruppo, Antonio Baravalle -, con l'Ebitda che si riduce dell'8,8%. Ma vogliamo continuare a investire. E l'obiettivo è di tornare, nel 2021, ai livelli di fatturato del 2019, pre Covid. I primi tre mesi promettono bene".

Investimenti che andranno a interessare anche, se non soprattutto, l'aspetto della sostenibilità ambientale. "Entro il 2030 vogliamo raggiungere l'impatto carbonico zero - ha detto Baravalle -. L'abbiamo chiamata Roadmap to Zero. E già nel 2020-2021 investiremo 50 milioni di euro per questo".

E se per le acquisizioni di valuteranno "le opportunità di mercato, ma a valori coerenti con le incertezze del momento", Lavazza conferma il suo riflesso torinese anche per quanto riguarda le sponsorizzazioni sportive. "Il tennis continuerà a essere al centro della nostra attenzione al 100%. E quindi saremo in prima fila anche per le Atp Finals".

Massimiliano Sciullo