Attualità - 20 maggio 2021, 17:13

"RetroUtopia", da Torino i racconti di chi ha scelto il Piano B. Ed è stato un successone

Interviste e incontri di Cristina Rosso con vip che ce l'hanno fatta, ma prima hanno dovuto "cambiare i loro piani": dallo chef Oldani a Guido Catalano, da Ascanio Celestini a Michela Giraud

La torinese Cristina Rosso lancia una serie di podcast che raccontano come il successo di molti vip arrivi dai fallimenti precedenti

Chi l'ha detto che il "Piano B" deve essere per forza un ripiego? A volte funziona pure meglio del piano A. E soprattutto conduce al successo, spesso clamoroso. Tutto questo viene raccontato in "RetroUtopia", la serie di podcast realizzati dalla giornalista e ufficio stampa torinese Cristina Rosso che da giovedì 21 maggio sono disponibili sulle piattaforme di streaming gratuite (Apple Podcast, Google Podcast, Spreaker, Spotify).

Una serie di "lezioni", insomma, che aiutano - soprattutto in un momento in cui è essenziale dare iniezioni di fiducia invece che lasciare spazio alle recriminazioni - a capire che ce la si può fare anche sbagliando. A patto di riprovare e cambiare strada. 

E non si tratta di storie "minori". Ci sono veri "vip" che hanno vissuto questo passaggio dal fallimento al trionfo. Come lo chef pluristellato Davide Oldani, che ha ripercorso i suoi esordi tra promesse calcistiche e cucina, oppure Guido Catalano, outsider della poesia contemporanea ma che inizialmente aveva aspirazioni rock. E poi Michela Giraud, stand up comedian reduce dal successo del programma LOL su Amazon Prime Video e Ascanio Celestini, personaggio che si divide tra teatro, cinema, tv, radio e letteratura, tanto per iniziare. Fino ad arrivare al direttore de IlFattoQuotidiano.it, Peter Gomez.

"Volevamo - spiega Cristina Rosso - raccogliere storie di successo leggendole "al contrario", rivelando come difficoltà comuni a tutti abbiano rappresentato per ciascun individuo il punto di svolta per accedere a obiettivi ambiziosi, trasformandoli anche in occasioni per reinventarsi". 

Dalla mia esperienza professionale ho maturato l'idea di sviluppare un progetto editoriale che riconoscesse un valore tangibile a ostacoli e battute d’arresto, riconvertite poi in un volano per l’accesso a nuove sfide e opportunità: ho scelto quindi persone emblematiche che si sono offerte di condividere le proprie scelte, anche quando “sbagliate”, per restituire una preziosa testimonianza di quanto un’utopia possa essere solo un punto di vista”.

La parte tecnica di mixing audio e montaggio è affidata a Giulio Pedretti.

Massimiliano Sciullo