Viabilità e trasporti - 24 maggio 2021, 08:58

Fermata Borgata Quaglia-Le Gru Sfm5, Circoscrizione 3 contro Comune: "Avanti con progetto"

La Città ha annunciato un confronto con Grugliasco e Città Metropolitana sulla stazione. Contraria la 3:"Non si penalizzino ulteriormente gli abitanti di Borgata Lesna, già isolati"

Rendering della fermata Borgata Quaglia-Le Gru Sfm5

Circoscrizione 3 contro il Comune di Torino per la decisione di rimettere in discussione la stazione ferroviaria di Borgata Quaglia - Le Gru, della futura Sfm5.  La linea, che da Stura raggiungerà l’ospedale San Luigi di Orbassano, sarà operativa nel 2024.

La scorsa settimana la Giunta Appendino ha dato il via libera alla variante al piano regolatore per la nuova stazione San Paolo, posta all’incrocio tra via Tirreno e corso Siracusa. Più complessa invece la situazione di Borgata Quaglia-Le Gru, che dovrebbe essere realizzata in corrispondenza dell’attuale rotonda nella quale confluiscono via Crea e strada Antica di Grugliasco. A seguito di un sopralluogo i consiglieri del M5S hanno espresso perplessità sull’eccessivo uso di suolo per realizzare la fermata, che comporterebbe anche il sacrificio di un vasto terreno agricolo. Altra criticità riguarda la collocazione. Da qui l’annuncio dell’assessore all’Urbanistica Iaria di aprire un tavolo di confronto tra il Comune di Grugliasco, Torino e Città Metropolitana per risolvere le problematiche.

Una decisione che trova fortemente contraria la Circoscrizione 3, che ha approvato un documento – a prima firma del consigliere Pd Marco Titli - che chiede all’amministrazione di “procedere sul progetto presentato da RFI della stazione ferroviaria Borgata Quaglia-Le Gru per non penalizzare ulteriormente gli abitanti di Borgata Lesna”. Il quartiere, come si sottolinea nell’atto, “è già penalizzato dal progetto dell’attuale giunta di fermare il tram 15 all’ospedale Martini” e “vive una condizione di grave isolamento infrastrutturale”.

“Siamo nella fase esecutiva, richiedere ulteriori e significative modifiche significa posticipare l'inaugurazione della stazione verso l'ignoto con un danno alla popolazione locale e al completamento dell'intero sistema ferroviario metropolitano” conclude Titli.

Cinzia Gatti