Vandalizzati le sede elettorali di Stefano Lo Russo e Paolo Damilano. Questa notte sono state tracciato sulle vetrine del comitato del candidato sindaco del centrosinistra in corso Lione, con vernice rossa, le scritte "No Tav, Greenpass, delocalizzazioni" e "Lo Russo = Tav = Mafia". Analoghe parole sullo spazio del candidato sindaco del centrodestra in via Morgari 17, dove con spray nero è stata tracciata la frase "Capitalista di merda". Su entrambi i posti la Digos, che sta facendo gli accertamenti del caso. A rivendicare le scritte, in entrambi i casi, il nuovo PCI.
Damilano: "Invece delle parole usano violenza. Noi preferiamo il dialogo"
“Invece delle parole - commenta Damilano - usano la violenza. Noi continuiamo a preferire il dialogo, i progetti e la Torino del sì”. "Guardiamo al futuro e non al passato, ai progetti e non alle rivendicazioni. Quanto accaduto non ci distoglie dal nostro impegno per il cambiamento della città. Anzi ci dà forza”
Lo Russo: "Non ci spaventano"
“È stata una brutta sorpresa, - sottolinea Lo Russo - ma è certo che non ci spaventano e non ci fermeranno. Agiscono di notte, senza farsi vedere, a differenza loro siamo sempre disponibili al confronto con tutti". "Non sarà sicuramente un'azione del genere a bloccare la nostra politica sul territorio. Puliremo il vetro e andremo avanti più determinati di prima" conclude il candidato sindaco del centrosinistra.
Appendino: "Imbrattare le sedi gesto imbecille"
Azioni che arrivano a pochi giorni di distanza dalla vandalizzazione della sede della Lega in via Balbo, dove mercoledì ignoti hanno scritto con vernice spray insulti sulla porta a vetri di ingresso e sui manifesti elettorali. Gesti che la sindaca Chiara Appendino, esprimendo solidarietà a Lo Russo e Damilano, condanna via Twitter: "Imbrattare le sedi elettorali non ha nulla a che vedere con la politica. È semplicemente un gesto imbecille dettato da profondissima ignoranza".