Attualità - 17 novembre 2021, 09:25

Movida, Foietta: "Bene pensare a nuovi spazi, ma non dimentichiamo i locali al Valentino e ai Murazzi"

Il nuovo coordinatore della 8 commenta le dichiarazioni della Giunta Lo Russo per spostare le attività notturne agli ex spazi industriali. I residenti: "E' un inizio"

Il nuovo coordinatore della cultura della 8, Enrico Foietta, commenta le ultime dichiarazioni della Giunta Lo Russo sulla gestione della Movida, per alleggerire zone congestionate come San Salvario, ricordando l'importanza di riattivare anche locali storici del Valentino e dei Murazzi insieme all'utilizzo di nuove strutture agli ex spazi industriali: "Necessario prendersi seriamente in carico la questione movida (tutti) e non fare finta che non ci siano problemi connessi ad essa percepiti soprattutto dai cittadini che abitano nei pressi di alcuni locali. Bisogna però distinguere bene tra i tanti gestori di locali che si adoperano positivamente per gestire la clientela e alcuni limitati casi in cui non c’è controllo. L’alleggerimento delle aree particolarmente congestionate è un processo lento che si deve però attivare. Penso più che altro ai murazzi e ai locali nel vicino Valentino piuttosto che a nuove strutture".

La nuova Giunta Lo Russo, come annunciato in campagna elettorale, proverà infatti a creare delle zone di divertimento in ex aree industriali più periferiche con l'obiettivo di spostare i giovani in zone non residenziali.

In questo modo si pensa a una soluzione su problemi che si trascinano da anni: dai rumori agli schiamazzi, alla sosta selvaggia e mancanza di parcheggio, al degrado con rifiuti abbandonati. Una soluzione che come detto ieri va “elaborata sul lungo periodo”

Parola ai residenti 

Due settimane fa, un gruppo di cittadini si era trovato proprio per parlare della questione con la speranza di vedere un sindaco e un'Amministrazione più coinvolti.

"E' un inizio - commenta l'ex coordinatrice e residente Paola Parmentola - almeno si vuole prendere in mano la situazione. Dopodiché il decentramento della movida prevede tempi medio lunghi". 

"Sono d'accordo in prospettiva - aggiunge Maria Di Napoli, un'altra residente -. La questione è più complessa nell'immediato e non è risolvibile senza una riduzione dell'orario di chiusura e controlli più severi, anche delle persone in strada.

Non sono servite proteste, assemblee pubbliche, tavoli di lavoro, e personalmente non credo neanche nell'azione salvifica e risolutoria del fantomatico "Sindaco della notte".

Non vogliamo silenziare la notte, ma far rispettare le leggi che sono contenute nel  Regolamento di Polizia municipale, oltre che nella Costituzione - conclude -. Basta far riferimento a quelle e tutto diventa chiaro".