Politica - 22 novembre 2021, 13:10

I Radicali portano Damilano in tribunale: "Non poteva candidarsi"

Presentato un ricorso per chiedere che l’imprenditore decada dal ruolo di consigliere di minoranza per incompatibilità: rischio di conflitto di interessi per Film Commission

Paolo Damilano durante un sopralluogo in via Po

Paolo Damilano non poteva a candidarsi alle Comunali per incompatibilità ed ora la vicenda finisce nella aule giudiziarie. I Radicali - a firma di Igor Boni, Silvio Viale, Silvja Manzi, Giulio Manfredi e Daniele Degiorgis- hanno depositato al Tribunale di Torino un ricorso per chiedere che l’imprenditore decada dal ruolo di consigliere di minoranza.

"Damilano doveva lasciare presidenza di Film Commission" 

Da mesi gli esponenti del partito della Bonino denunciano come l’ex candidato a sindaco non avesse lasciato il suo incarico da presidente di Film Commission, prima di presentare la sua candidatura, evidenziando così il rischio di conflitti di interesse. La fondazione, che ha tra i suoi obiettivi la promozione dell’industria cinematografica in Piemonte, vede tra i suoi fondatori la Città e la Regione. Da qui la decisione dei Radicali di presentare un’azione popolare, assistiti dai legali Roberto Guarino e Alberto Ventrini.

Problema sfruttamento fonti da parte di Pontevecchio 

Circa un anno fa poi Igor Boni avevano sollevato anche il problema dello sfruttamento delle fonti. La famiglia Damilano controlla la Pontevecchio Srl, società titolare di concessioni per commercializzare l’acqua minerale: la principale è Valmora. A rilasciare l’ok per l’uso dei corsi d’acqua è la Città Metropolitana, di cui l’esponente di Torino Bellissima sarebbe diventato sindaco in caso di elezione.

La vicenda al Tribunale

Ora la parola passa al Tribunale, che nelle prossime settimane dovrà fissare la prima udienza. Qualora i Radicali vincessero, Damilano potrà rivolgersi alla Corte d’Appello per cambiare il verdetto.