"L'asterisco è bruttura: che uccide l'italiano e la cultura", questo il testo dello striscione affisso nella notte dai militanti del Blocco Studentesco, come critica, nei confronti del Liceo Classico “Cavour” per via della scelta di adottare l’asterisco al posto della forma di genere nelle comunicazioni interne e esterne dell’istituto.
"Il fatto che una scuola - si legge nella nota del movimento - in quanto istituzione abbia deciso di adottare questa orribile stortura della lingua come standard comunicativo è aberrante. Ma il tutto peggiora ulteriormente se consideriamo che si parla di uno dei più antichi Licei Classici del capoluogo piemontese".
“Questa moda di evitare l'utilizzo di un genere non è certo simbolo di progresso ma piuttosto un imbarbarimento della lingua più bella del mondo. Ci siamo sempre impegnati e ci impegneremo con tutti i mezzi a nostra disposizione - conclude il Blocco Studentesco - per fermare questa imposizione che nulla ha a che vedere con il rispetto delle persone".
"Non abbiamo certo bisogno di asterischi che, purtroppo, servono solo a storpiare la lingua italiana la quale, in un mondo sempre più globalizzato e dove l'utilizzo di termini inglesi è sempre più preponderante, va assolutamente preservata e anzi valorizzata", hanno rincarato i coordinatori provinciali della Lega Giovani Torino, Manolo Maugeri e Andrea Morello. "Invitiamo quindi il liceo Cavour a ripensare a questa scelta e a valutare strumenti e metodi che possano contrastare le discriminazioni di genere in maniera concreta, e ci rendiamo disponibili a collaborare sul tema".
Le reazioni politiche sulla scelta del liceo
Ieri anche il leader della Lega Matteo Salvini si era espresso su Twitter a proposito della decisione del liceo Cavour di Torino: "Un conto è il rispetto, altro conto è una folle costa verso il niente. Ora basta". Tranchant era stata la risposta della consigliera regionale pentastellata Sarah Disabato: La scelta del Cavour andrebbe presa a modello, non demonizzata. Lega e centrodestra tengano lontana la macchina del fango e la propaganda dell’odio dai luoghi dell’istruzione e della cultura. E imparino dalle giovani generazioni la cultura del rispetto e dell'inclusione".
Oggi di nuovo la Lega, con il consigliere regionale Andrea Cane che è intervenuto in aula nella giornata contro la violenza sulle donne: "Noi che siamo intrisi di patriarcato emotivo, sentimentale, culturale, pensiamo veramente che sia un asterisco nelle comunicazioni a cambiarci la testa?", si è chiesto. Per poi concludere: "Dobbiamo evolvere coscienze e sensibilità, non legiferare a caso in base alle mode, guardando a un salto culturale, emotivo, sociale che nessuno metterà su carta o imbragherà in un codice. Non saranno il bagno per il sesso neutro o fluido o l’asterisco che ci cambieranno la testa, noi dobbiamo soprattutto rispettare la nostra immagine personale delle donne: libere, vestite, spogliate, degne di rispetto comunque, ma soprattutto donne".