Viabilità e trasporti - 01 dicembre 2021, 10:27

Tangenziale Est di Torino: Chieri e altri 25 sindaci scrivono a Lo Russo perché si impegni al completamento

Di questa infrastruttura "si parla da almeno un ventennio, ma con pochi passi concreti"

I Comuni chiedono di alleggerire il traffico dai mezzi pesanti

Una lettera firmata da 26 sindaci del territorio, con la richiesta al nuovo Sindaco Metropolitano, Stefano Lo Russo, di compiere passi avanti per quanto riguarda la Tangenziale Est. 

È stata spedito pochi giorni fa il documento che, oltre al Comune di Chieri, vede coinvolti anche i primi cittadini di altri 25 paesi della zona. E che all'interno contiene la richiesta al collega torinese di 
"farsi promotore di un tavolo di lavoro e confronto tra CMTo, Regione Piemonte e Comuni interessati, per riprendere la discussione sul progetto della TangEst e sulle eventuali alternative".

Il riferimento è ai due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale del Piemonte a metà luglio, proprio sul tema del completamento della tangenziale di Torino. Due ordini che impegnavano l'istituzione ad attivarsi presso il Governo e per il completamento dell’anello

tangenziale di Torino, "al fine di rilanciare l’economia in termini di investimenti infrastrutturali e occupazionali prevedendo l’inserimento del progetto in un nuovo bando per il rinnovo delle

concessioni autostradali piemontesi in rete con il sistema tangenziale di Torino”.


"L’approvazione di questi due documenti ha riacceso il dibattito su un’infrastruttura, la Tangenziale 
Est, di cui si va parlando almeno da un ventennio, con pochi passi concreti", dicono i 26 sindaci firmatari.

Il 28 gennaio del 2010 la società C.A.P. (Concessioni Autostradali Piemontesi Spa, società mista Anas e Regione Piemonte), la cui mission era quella di “realizzare in tempi brevi le infrastrutture essenziali per il territorio”, presentò uno studio di fattibilità, ipotizzando un tracciato che partendo dalla circonvallazione di Chieri, attraverso varie gallerie e numerosi svincoli, giungeva a Gassino e San Raffaele Cimena per accordarsi con la rete autostrade.

Quello studio non ebbe poi seguito e nel 2017 la società C.A.P. è stata chiusa e posta in

liquidazione.

"Chiudere l’anello del sistema tangenziale intorno a Torino, collegando le autostrade a Nord

(Torino-Milano e Torino-Aosta) con quelle a Sud (Asti-Piacenza e la Torino-Savona), è certamente un’idea che ha una sua indiscutibile logica che resta attuale tutt’oggi, così come è attuale la necessità di un collegamento tra il Chierese e il Chivassese - dicono i primi cittadini -. Ma soprattutto, ciò che resta attuale ed urgente è il problema del traffico pesante, ovvero i tanti Tir che ogni giorno attraversano i centri storici dei nostri abitati o si infilano nelle stradine anche dei più piccoli dei nostri Comuni, con tutti i conseguenti disagi anche in termini di inquinamento. È, dunque, necessario fare qualcosa".