Politica - 04 dicembre 2021, 14:00

Il PalaNervi rinasce come deposito dei musei di Torino. E Lo Russo lancia il patto al governo Draghi

La proposta di recupero dell'assessore Purchia per il Palazzo del Lavoro

Il Palazzo del Lavoro

Spostare i depositi di tutti i musei di Torino all'interno dell'ex Palazzo del Lavoro. A lanciare la suggestiva proposta l'assessore comunale alla Cultura Rosanna Purchia, durante il dibattito per la presentazione del XXII Rapporto "Giorgio Rota" che ha fotografato gli impatti della pandemia su Torino. E a trasformare in realtà il sogno dell'ex Commissario del Regio i fondi Pnnr e React-Ue che saranno a disposizione nei prossimi mesi. 

Il PalaNervi, un gioiello in Nizza Millefonti

Il gioiello realizzato dall'architetto Pier Luigi Nervi nel quartiere Nizza Millefonti, per le Celebrazioni dell'Unità d'Italia '61, da oltre dieci anni in stato di abbandono. Nel 2015 la caratteristica struttura metallica esterna, ormai completamente arrugginita, è stata ulteriormente danneggiata da una serie di incendi. Dallo scorso dicembre proprietario dell' immobile vicino a corso Maroncelli è Cassa Depositi e Prestiti, attraverso la società Pentagramma. 

Purchia: “Arriveranno tante risorse, importante non perderle in piccoli progetti”

E Purchia, in occasione del Rota, ha lanciato una proposta per rilanciarlo.  "Abbiamo tante risorse - ha spiegato - da spendere: l'importante è non perderle in piccoli progetti, ma concentrarli su grandi come il Palazzo del Lavoro, che può diventare il deposito dei musei di Torino. Questo consentirebbe di far risparmiare risorse, ridonando un palazzo in degrado al territorio". 

Un annuncio accolto in maniera entusiasta dalla sovrintendente di Torino Luisa Papotti, che ha aggiunto: "Bisogna costruire una cabina di regia urbana sui  grandi progetti, che è mancata in questi anni: penso ad esempio alla anche Cavallerizza e Manifattura Tabacchi".

Lo Russo a Draghi: “Lanciamo un patto”

Ed il sindaco Stefano Lo Russo, durante la presentazione del Rapporto, ha voluto mandare un messaggio al Presidente del Consiglio. "Io credo - ha detto - che noi da questo territorio dobbiamo lanciare un patto al governo Draghi, un patto per cui noi ci mettiamo a disposizione, accettiamo i controlli, una regia e un accompagnamento". "Noi però - ha proseguito - dobbiamo essere messi nella condizione di poter lavorare, perché tutto questo sarà possibile solo se avremo leva per poter agire, se ci saranno date le condizioni anche normative, operative, sul personale, che ci consentano di fare tutte queste cose, che sono cose complesse, ambiziose e che hanno tempi di intervento estremamente stretti. Con un faro, che è quello di far ripartire Torino con una dimensione internazionale, di grande città europea, in un'ottica di sviluppo e di ricucitura sociale". "Uno degli obiettivi che dobbiamo darci è che questo sviluppo, questa ripartenza sia la più larga, condivisa e ampia possibile. Che possa rappresentare davvero una grande occasione per ridurre la forbice sociale della nostra città" ha concluso Lo Russo