Il 2021 si sta chiudendo con una coda di cui avrebbe fatto volentieri a meno, con l'avviso di garanzia ricevuto, a pochi giorni dal Natale, con l'accusa di tentata concussione (per l'elezione di Silvano Costantino al Consiglio metropolitano, ndr). Paolo Montagna, sindaco di Moncalieri, per questa vicenda si è detto "sorpreso e amareggiato, ma avremo modo e tempo di chiarire i fatti davanti alla magistratura. Ed io non ho assolutamente cambiato idea, ho sempre avuto e continuo ad avere fiducia nella giustizia".
"Un 2021 faticoso e difficile"
Il bilancio del 2021 non è quello che dodici mesi fa il sindaco di Moncalieri si aspettava di poter fare. "Abbiamo vissuto un anno ancora molto faticoso, tutto orientato alla gestione del Covid e dell'emergenza sanitaria, come lo era stato il 2020, con gli effetti indotti dalla pandemia. Penso all'aumento delle fragilità e ha come il coronavirus ha fatto emergere nuove situazioni di difficoltà anche in categorie che in passato non avevano vissuto criticità di questo genere. Penso a quanta fatica hanno fatto fatica il piccolo commercio, gli ambulanti dei banchi non alimentari, le piccole e medie aziende, che hanno dovuto lasciare a casa dipendenti, che significano persone senza più un reddito".
"La speranza legata la vaccino"
Ed oltre alla categorie e all'economia, Montagna ricorda cosa il Covid ha tolto ai più piccoli: "E' stata la stagione delle difficoltà dei bambini e dei ragazzi, delle limitazioni delle libertà che sembravano scontate. Pensando all'andare a scuola, al frequentare un parco, alla socialità. Siamo in un momento ancora complesso e difficile, ma il 2021 è stato anche l'anno del vaccino, che ci dà speranza per guardare al futuro, ridando luce alla ricerca scientifica e della scienza in senso più generale. Abbiamo un'arma in più".
Il ricordo speciale del 25 Aprile
Dovendo identificare un momento speciale e particolare di questo 2021, riannodando i fili di questo anno, il sindaco di Moncalieri cita il 25 Aprile. "Perché siamo finalmente tornati tornati in piazza, alla presenza delle associazioni, dei cittadini e dei bambini. Nel 2020 ero da solo, in diretta sui social, nel pieno dell'emergenza Covid. Questo 25 Aprile è stato davvero un giorno simbolo della fierezza di essere italiani, con la speranza della ripartenza grazie al vaccino, una rappresentazione più ampia del concetto di liberazione e di resistenza".