Sanità - 15 febbraio 2022, 12:03

Mako e Navio, due chirurghi robot per operare anca e ginocchio al "nuovo" Koelliker [VIDEO]

Presentati due nuovi "medici" a supporto dell'ortopedia dell'ospedale di corso Galileo Ferraris. Monferino: "Vogliamo garantire servizi e tecnologia all'avanguardia, pronti a collaborare con il settore pubblico: la pandemia ha dimostrato l'importanza di lavorare insieme"

Il nuovo robot-ortopedico all'opera al Koelliker

Si chiama Mako ed è un robot-chirurgo. Anzi, per la precisione un robot ortopedico. E insieme a Navio rappresenta uno dei due nuovi "ingressi" all'interno del Koelliker

La struttura sanitaria privata di corso Galileo Ferraris ha infatti deciso di rinforzare l'offerta per quanto riguarda la chirurgia protesica di anca e ginocchio. Attività che rientra sotto la responsabilità di Andrea Losana e Gianmosè Oprandi, responsabili del reparto Ortopedia della struttura fondata dai Missionari della Consolata. La scorsa settimana si sono tenuti i primi interventi ("ma ci sono tante chiamate di pazienti che chiedono esplicitamente dei nuovi robot", dicono i vertici dell'ospedale).

I tempi di operazione, utilizzando Mako e Navio, sono leggermente più lunghi (così come i costi tendono a crescere), ma anche i margini di recupero e sicurezza per il paziente sono migliori, con degenze più brevi. L'investimento è di oltre un milione di euro, cui si aggiungeranno manutenzione e ricambi.

Sanità, rapporto tra pubblico e privato: "Un bene per i cittadini"

Insomma, un'offerta di sanità privata che si fa sempre più consistente. E che si va a incastrare proprio nel dibattito nato dall'apertura arrivata ieri dalla Regione sul fronte della collaborazione tra sanità pubblica e privata, con la volontà di investire 50 milioni di euro in nuovi accreditamenti di strutture private.

"La strada è quella, ma anche la volontà di una sempre maggiore collaborazione tra pubblico e privato in Regione - dice Paolo Monferino, che fu assessore regionale alla Sanità durante la giunta Cota e ora è presidente del Gruppo Koelliker -. I ritardi ci sono sempre stati, ma con la pandemia la situazione si è aggravata ancora di più e il ruolo del privato si è rivelato indispensabile. Perciò è positivo che la Regione voglia investire 50 milioni in questo senso".

"C'è sempre stata difficoltà a sviluppare questo aspetto di collaborazione tra pubblico e privato - aggiunge Guido Giubergia, presidente Narval investimenti (gruppo Ersel) -, forse ci saranno stati anche episodi negativi, ma i ritardi vanno a detrimento soprattutto dei pazienti". Pazienti che, in alcuni casi, devono anche andare in altre regioni d'Italia per trovare risposta ai propri bisogni. "E così, accanto al disagio per le famiglie che devono rivolgersi altrove per ottenere servizi, pure per la Regione si tratta di un costo in più di mobilità passiva che si può evitare, aumentando la comodità per la stessa cittadinanza".

Nuove acquisizioni: "Valuteremo caso per caso"

Ma di grande attualità sono le nuove acquisizioni del gruppo Koelliker, che dopo il cambio di proprietà ha ormai abbracciato un modello di sviluppo decisamente più ambizioso. Dopo le operazioni su alcuni poliambulatori effettuate nei giorni scorsi, per il futuro nulla è già scritto. "Dipende da situazione a situazione: da 4 potrebbero diventare 8-12. Non ci siamo posti un obiettivo o un vincolo, ma valuteremo caso per caso - aggiunge Giubergia - tenendo l'ospedale di corso Galileo Ferraris come hub centrale".

"Lo scopo è comunque sempre quello di fornire servizi sanitari alla popolazione - dice Monferino - anche con tecnologia all'avanguardia. Se poi la risposta non è sufficiente, allora si potrà accedere all'ospedale pubblico".