Attualità - 25 febbraio 2022, 10:12

Vaccini e green pass che scade in anticipo: lo sfogo di un lettore. "Rispettoso delle regole, mi sento preso in giro"

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un cittadino che non ha potuto fare la seconda dose e si è ritrovato in un labirinto di burocrazia

Un lettore ci scrive raccontando la sua disavventura con vaccini e green pass

"Vorrei comunicare quello che sta accadendo nel caos generale riguardo la gestione dell'infinita emergenza sanitaria in corso. Non discuto su nulla che riguarda la gestione in sé i come e i perché e non pretendo di averne competenza. Voglio solo raccontare e denunciare la scorrettezza delle istituzioni che oggi hanno veramente ferito la mia sensibilità". Così comincia la lettera-sfogo di un lettore che ci racconta la sua disavventura con la scadenza del green pass e il labirinto burocratico in cui si è trovato incastrato.

"Ho fatto il vaccino prima dose l'11 gennaio 202 con scadenza al 30 aprile 2022, da quanto scritto sul certificato vaccinale che mi è stato dato.

Lo stesso giorno mi hanno dato un foglio insieme al certificato vaccinale, con scritto l'appuntamento per la seconda dose circa venti giorni dopo. L'ho letto tornato in ufficio, a lavoro, dopo quattro ore di code e attese per il vaccino e, non potendo organizzarmi lavorativamente per tante e svariate ragioni lavorative per fare il vaccino quel giorno, ho chiamato il centro vaccinale trentasette volte nei giorni a venire, nessuno rispondeva così ho chiamato l'Asl competente e mi è stato detto questo: "Non preoccuparti se non puoi andare in quella data vai in un'altra, si sposta in automatico e ti chiameranno per convocarti di nuovo, basta che lo fai entro il 30 Aprile e non hai problemi per il lavoro o altro"

Da ieri, senza preavviso e senza che sia scritta da nessuna parte la data di ieri, senza alcuna chiamata né messaggio ricevuto, la certificazione risulta scaduta".

"Non essendo a conoscenza di questa cosa, perché c'è scritto 30 Aprile, non ho potuto organizzarmi o comunque non mi sono organizzato e avevo intenzione di prendere un appuntamento per la seconda dose intorno metà marzo, visto che devo essere presente a lavoro in questo momento, momento duro. Quindi tecnicamente senza preavviso, ripeto, da stamane non posso fare niente e non potrei nemmeno entrare a lavoro. Vero è che molte attività, bar, ristoranti non controllano ma alcuni si e comunque a rigor di legge non potrei entrare a lavorare. E se non posso, sempre secondo legge, o mi metto in mutua o in permesso o vengo sospeso. Dove lavoro non vogliono sospendermi vogliono che io lavori perché se non servivo non stavo qui ovviamente".

"Ho chiamato il numero verde informazioni Covid Piemonte, stamane immediatamente, e non sanno ovviamente cosa dirmi, la risposta è stata faccia la seconda dose. Certamente dico io ma intanto? Cosa faccio? Non era più sensato scrivere scadenza 24/Feb invece di erogare una certificazione valida fino al 30/Apr e poi di punto in bianco sospenderla ripeto SENZA PREAVVISO? Non sanno cosa dirmi, il numero dell'ASL non risponde MAI da Ottobre dello scorso anno e quindi non saprei cosa fare".

"Io sono un cittadino inserito nella società, corretto e rispettoso delle istituzioni, abbastanza, meno delle figure politiche ma credo sia un sentimento comune di tutti i cittadini dotati di senno, ormai stanchi per tante mancanze della politica. (...) non sono assolutamente un ribelle o un individuo incasellabile in etichette no vax (...) mi sento deluso oggi dalle istituzioni e da questa che traduco come una pressione molto scorretta tramite espedienti prepotenti; il messaggio che leggo è "Non stai andando a fare subito un altro vaccino, ti sospendiamo il green pass anche se ancora in corso di validità" e non c'è nessuno che dice, può dire, o fare nulla. Nessuna tutela, nessuno che difenda un minimo il diritto almeno di CAPIRE.

"Adesso non solo vorrei una spiegazione, ma mi sento preso in giro e se lo stato non rispetta me io rispondo al medesimo modo in qualunque modo possibile ovviamente rimanendo in legge finché posso.

(...) Per me da oggi è guerra con le istituzioni e con questo sistema. Mi hanno esasperato e hanno appena fatto scattare qualcosa dentro di me, che la freddezza dell'operatrice di quella telefonata ha infiammato, freddezza che ha creato fuoco in me e dico sono stato paziente come immagino tanti, adesso BASTA".

lettera firmata