Politica - 05 aprile 2022, 17:13

Draghi firma "Patto per Torino": "Continui ad essere città laboratorio". Damilano assente: "Nulla da gioire" [FOTO e VIDEO]

In Sala Rossa il premier ha ricordato gli interventi del Pnrr a Porta Palazzo e Vallette. Lo Russo: "Accordo modello virtuoso"

"Patto per Torino" firmato da Draghi: "Continui ad essere città laboratorio"

La guerra in Ucraina con l'appello a Putin "ad interrompere le ostilità", l'invito a "Torino a rispondere con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo", ma anche Porta Palazzo e Le Vallette. C'è tanto di nazionale, ma soprattutto molto di locale nelle parole del Presidente del Consiglio Mario Draghi, che nel pomeriggio in Sala Rossa ha sottoscritto con il sindaco Stefano Lo Russo il “Patto per Torino”, i fondi straordinari messi a disposizione dal Governo nazionale per quelle città fortemente indebitate. Grazie a questo accordo da qui al 2042 entreranno nelle casse del capoluogo piemontese oltre un miliardo, di cui 70 milioni per il 2022.

Draghi: "Torino laboratorio di soluzioni innovative" 

Il Premier in apertura ha richiamato "i crimini di guerra, che devono essere puniti", sottolineando poi come "Putin dovrà rispondere delle sue azioni", per ribadire infine il sostegno dell'Italia ed Europa al "popolo ucraino". E sull'accordo tra il capoluogo e Roma, Draghi ha sottolineato poi come la "cerimonia di oggi è l'occasione per pensare insieme al futuro di Torino, perché risponda con inventiva e coraggio alle trasformazioni del nostro tempo". Il Presidente del Consiglio ha ripercorso poi la storia del capoluogo segnata dalla migrazione dal Sud e dalla crisi industriale, con la "metamorfosi della città in un polo turistico con i Giochi Olimpici".

"Torino - ha aggiunto - è stata spesso un laboratorio dove ricercare soluzioni innovative: questa è la sua storia e vogliamo continui ad esserlo" . 

Con il Pnrr interventi a Porta Palazzo, San Paolo e Vallette 

"Il Patto che firmiamo oggi - ha proseguito il premier - rappresenta un impegno che il Governo assume con la città e che il Comune prende di fonte ai cittadini, con l'obiettivo di risanare le proprio finanze ed investire con ambizione". Draghi ha poi ricordato il Pnrr e gli interventi che verranno realizzati nel capoluogo, dai "41 alloggi che verranno realizzati a Porta Palazzo", ai "40 riqualificati in corso Racconigi", sino al miglioramento delle "case popolari in viale dei Mughetti. I fondi, per un totale di quasi 44 milioni, servono per le strade e le scuole, a realizzare aree verdi e collegamenti ciclabili". 

L'appello di Draghi 

Ed in conclusione il Presidente ha voluto lanciare un appello, ricordando Adriano Olivetti. "Voi torinesi – in particolare i più giovani – avete mostrato di saper reinventare la vostra città in una direzione più solidale e sostenibile. Continuate a unire le vostre intelligenze e a dedicare il vostro entusiasmo a questi obiettivi".  

Lo Russo: "Patto per Torino modello virtuoso" 

Un "modello virtuoso". Così il sindaco Lo Russo ha definito il "Patto per Torino", auspicando che rappresenti "la modalità di lavoro e di scambio tra la Città e il Governo, un confronto permanente che rende migliore il lavoro di tutti e si riflette al meglio verso i nostri cittadini".

"Vorremmo iniziasse - ha aggiunto - un nuovo paradigma nei rapporti tra Governo ed enti locali e per noi il modello del “Patto” è il migliore esempio di un lavoro comune e positivo".

Interventi con i fondi europei 

Ed il primo cittadino ha poi ricordato come grazie ai fondi europei, nei prossimi mesi "ingenti risorse verranno investite nella rete delle biblioteche comunali, nelle manutenzioni delle aree verdi, per le strade, le scuole, i mercati, gli impianti sportivi e le piscine". Il Governo ha messo inoltre a disposizione oltre 1 miliardo di euro per la realizzazione della tratta Rebaudengo-Politecnico della metro 2, altri fondi complementari per la mobilità, abbattimento delle barriere architettoniche, la "rifunzionalizzazione del parco del Valentino e la nuova Biblioteca di Torino Esposizioni. Investimenti pubblici per un totale di oltre 3 miliardi di euro". 

I rischi del rilancio

Lo Russo ha chiarito legato a questa fase di rilancio ci possono essere alcuni rischi, come "la sicurezza sui luoghi di lavoro, le potenziali infiltrazioni della criminalità organizzata, il contenzioso amministrativo, il rincaro delle materie prime che rischia di bloccare l’esecuzione dei cantieri ed il caro energia per imprese e famiglie". 

Damilano assente in Sala Rossa 

E volutamente il capogruppo di Torino Bellissima Paolo Damilano non ha preso parte alla firma dell'accordo. "Non riesco a gioire - sottolinea - nel pensare che la mia città debba essere salvata dopo anni di sciagurate gestioni amministrative, che l’hanno portata a essere con Napoli la più indebitata d’Italia".

"Chi oggi vuole farci credere - rincara l'ex candidato a sindaco del centrodestra - che questi miliardi siano solo un regalo o non conosce il significato di “fondo perduto” o è in malafede: questi soldi legano Torino a impegni concreti e stringenti che si scaricheranno su famiglie e imprese". Al contrario il capogruppo della lista civica Per Torino Silvio Viale ha esposto il cartello "Grazie Draghi", mentre il M5S la bandiera della pace per ribadire il "no alla guerra e all'aumento delle spese militari". 

Draghi al Sermig 

Il Presidente del Consiglio dopo la firma è andato per un veloce saluto all'Arsenale della Pace, dove ha incontrato il fondatore del Sermig Ernesto Olivero, per poi chiudere il suo pomeriggio-lampo nel capoluogo con un tour privato alla Lavazza. 

La visita di Draghi a Torino è stata però segnata dalle proteste. A dare il via alle contestazioni i taxisti con un presidio contro il Ddl Concorrenza in piazza Vittorio, seguiti poi da No Green Pass davanti a Palazzo Civico dove si sono registrati tensioni con la Polizia, affiancati in parallelo da Italexit in piazza Castello. Sempre qui nel pomeriggio si sono ritrovati i Cub e Rifondazione Comunista.

Cinzia Gatti e Andrea Parisotto