Da oggi, Torino ha la sua “piazzetta Pinin Corno”: il sedime, nello spazio interno al Circolo ASD Madonna del Pilone, è stato intitolato al grande campione di bocce torinese, classe 1910 e scomparso nel 1988.
I 100 anni della bocciofila Madonna del Pilone
La cerimonia si è tenuta nell’ambito dei festeggiamenti per il centenario del Circolo, struttura culturale, ricreativa, sociale e sportiva, vero e proprio punto di riferimento del quartiere.
Sono state inoltre inaugurate, sempre presso gli spazi del Circolo di viale Michelotti 102/A due esposizioni: fino al 29 luglio è possibile visitare la mostra fotografica con gli scatti di Giulia Travaglio, Alberto Cuccodoro e Lorenzo Cadoni e la personale pittorica del maestro Rodolfo Giorgio Pegolo.
Luogo di incontro per padri, figli e nipoti
Franco Arturo Corno, presidente, ha dichiarato: "Abbiamo deciso di rinverdire gli antichi fasti di questo Circolo. Non è semplice, ma stiamo riuscendo a riqualificare aggiungendo anche nuove attività. Ecco quindi che abbiamo destinato parte dei 3.000 quadri ad attività diverse. Entro sei mesi, al massimo un anno, completeremo il progetto. Un valore aggiunto di questo luogo è il suo essere sempre più multidisciplinare e quindi multigenerazionale: qui si possono incontrare nonni, papà, figli e nipoti".
"Nonostante sia ormai trascorso del tempo – spiega Giulia Travaglio – mantengo un ricordo particolarmente vivido di una lunga passeggiata lungo le rive del Po che mi capitò di fare poco prima del primo lockdown, i primissimi giorni di marzo 2020: partendo dai Murazzi, mi sono incamminata fino al punto in cui il Po incontra la Dora, seguendo il percorso del fiume. Ricordo ancora l'atmosfera rilassata e vitale che ho percepito lungo il cammino, i colori dei graffiti, i germogli sul punto di sbocciare, le persone che animavano i marciapiedi, godendosi con spensieratezza il tiepido sole di fine inverno, la fauna che abita quell’oasi verde nel cuore della città. Ricordo perfino lo spettacolo della luna che sorgeva alle spalle della basilica di Superga. Era il pomeriggio di sabato 7 marzo del 2020, una data veramente difficile da dimenticare. Di lì a poche ore sarebbe arrivata la comunicazione, fino allora impensabile, che in alcune province del Nord Italia sarebbero stati limitati gli spostamenti personali. È anche per questo motivo che, da quella passeggiata, il lungo Po è diventato per me il mio locus amoenus, la mia “ora di libertà”.
Cadoni: "La rinnovata voglia di socialità"
"Ho provato a rendere la staticità del luogo – dichiara Lorenzo Cadoni – e quindi la sua presenza nel tempo, nonostante il mondo intorno corra quasi senza rendersi conto di ciò che abbiamo intorno (rappresenta un po' il fil rouge del mio precedente lavoro intitolato “Faces" che proprio al Circolo ASD Madonna del Pilone prese, in qualche modo, vita). Il senso di non fermarci quasi mai a guardare, il fatto a volte di non stupirsi più e di essere diventati insensibili al bello che ci circonda, lega un po’ la società in cui viviamo. Siamo sempre più immersi nello schermo di un iPhone e, mentre si declama la voglia di socialità, si tende ad isolarsi sempre più".
“Avete davanti a voi dieci mie fotografie – racconta Alberto Cuccodoro – tutte architettoniche, alcune facilmente riconoscibili nel tessuto urbano, altre decisamente più astratte e particolari. Sono interessato all'architettura nel suo più ampio significato e le mie fotografie riflettono esattamente questa passione. Ritengo estremamente affascinante l'effetto della luce che interagisce con il soggetto, l’alternanza vuoto-pieno e le diverse cromie dalle quali è ornato un edificio. Anche le simmetrie sono gradevoli, così come le angolazioni. Anche un edificio fotografato esattamente di fronte racconta una storia; tuttavia l'alternanza tra una focale ampia e un teleobiettivo rende il “corpus" di tutta la mia produzione particolarmente variegato. Tendenzialmente non inserisco elementi esterni allo scatto ma, a volte, se ritengo che possa aggiungere qualcosa, sottraendo alla visione parte dell'edificio, me ne avvalgo. Per esempio un lampione, un albero, un oggetto che proietti un'ombra, le suppellettili attraverso una finestra, possono conferire quella marcia in più allo scatto".
La lunga storia del Circolo ASD
La storia del Circolo ASD Madonna del Pilone parte da lontano. Nato come Gruppo Bocciofilo nel 1922, originariamente aveva sede in corso Casale, ma nel '46 si trasferì nella sede attuale. Sui campi di corso Michelotti 102/A si sono misurati, nei decenni, campioni e star delle bocce, compreso il grande Pinin Corno che era solito giocare con la camicia completamente abbottonata.
Oggi il Circolo significa sport, cultura ed eventi, attività per famiglie, ristorazione e rappresenta un punto di riferimento per il quartiere e non solo. Il 2022 è l'anno del centenario: novità e festeggiamenti sono in programma fino al 3 luglio.