Politica - 21 luglio 2022, 14:06

Elezioni, Lo Russo: "M5S inaffidabile, no ad alleanze". E i grillini aprono ad Articolo Uno e Verdi

Per i Moderati serve un "Ulivo 2.0", capace di "fronteggiare i populisti e l’avanzata delle destre"

Elezioni, Lo Russo: "M5S inaffidabile, no ad alleanze". i grillini aprono ad Articolo Uno e Verdi

2 ottobre. È questa la probabile data delle elezioni dopo la caduta del governo Draghi. E dal centrosinistra di Torino parte netto l'avviso: no ad alleanze con il M5S. A dirlo chiaramente è il sindaco Stefano Lo Russo, che si è dovuto scontrare più volte durante la campagna elettorale con i vertici romani che volevano un asse giallo/rosso sabaudo per le amministrative. 

Lo Russo: "M5S inaffidabile" 

"Io credo - ha detto il sindaco - che la totale inaffidabilità del M5S ieri si sia palesata. Era evidente già dalla scissione di Di Maio: compagni di strada inaffidabili con un programma non compatibile ad una repubblica riformista, un'orizzonte temporale di lungo periodo e una vocazione europeista". 

Campo politico intorno ai programmi

E Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia scalpitano per andare alle urne il prima possibile, convinti di aver la vittoria a portata di mano. "C'è un centrodestra arrogante - ha replicato Lo Russo - che crede già di aver vinto le elezioni: la partita mi sembra un po' più aperta". Per Lo Russo il Pd deve "organizzare un campo politico intorno a programmi chiari che riguardano i salari degli italiani, l'internazionalizzazione dell'Italia, la transizione ecologica". 

Moderati: "Ulivo 2.0"

Non un campo largo a priori, ma basato su temi condivisi. "Facendo così - ha sottolineato - credo che si possa arrivare ad una coalizione ampia, competitiva con un cdx in cui domina la componente estrema di Giorgia Meloni". Un pensiero condiviso anche dai Moderati torinesi, che per bocca di Silvio Magliano e Carlotta Salerno chiariscono: "Ci siamo battuti perché ci si concentrasse sulle personalità e le qualità che compongono il “campo” e non sull’allargamento dello stesso".

Se i Moderati già durante le Comunali avevano rifiutato qualsiasi ipotesi di alleanza con il M5S, la strada da percorrere è quella di "Ulivo 2.0", capace di "fronteggiare i populisti e l’avanzata delle destre". 

Il M5S apre ad Articolo Uno e Verdi 

E anche i pentastellati torinesi rifiutano qualsiasi ipotesi di alleanze con il Pd. Aprendo però la porta ad altre forze del centrosinistra come Articolo Uno di Pier Luigi Bersani e i Verdi di Alfonso Pecoraro Scanio. A farlo è l'esponente di punta del M5S torinese Valentina Sganga, candidata anche a sindaco per della coalizione rosso-ambientalista. "Oggi il quadro politico nazionale - sottolinea Sganga - pone al mio Movimento una scelta di percorso che noi, qui, maturammo già allora: quella, tardiva, di posizionarci - con i Verdi - alla sinistra di un Partito Democratico che guarda alle istanze elitarie dei Renzi e dei Calenda più che ai milioni di italiani in povertà".

La proposta di Sganga è di costruire un percorso comune con altre forze politiche che hanno a cuore "la giustizia sociale e ambientale", come appunto a  Bersani e Pecoraro Scanio. "Insomma un "campo stretto" e coerente è decisamente preferibile ad uno largo e inconcludente" conclude.