Cultura e spettacoli - 26 luglio 2022, 11:05

A Rubiana, una doppia retrospettiva sull'incisione con i lavori di Boglione e Calandri

L'inaugurazione sabato 6 agosto alla Pinacoteca Comunale Francesco Tabusso

Sarà la tecnica dell’incisione, nell’interpretazione datale dagli artisti piemontesi contemporanei Marcello Boglione e Mario Calandri, la protagonista indiscussa della prossima doppia retrospettiva che verrà inaugurata sabato 6 agosto alle ore 11 alla Pinacoteca Comunale Francesco Tabusso di Rubiana. 

"La profonda adesione alla cultura acquafortistica ottocentesca, non ha impedito all’artista di guardare alla realtà con occhio vigile, armonizzando sentimento e ragione - spiega Vincenzo Gatti su Marcello Boglione  -. Così, nel procedere della sua attività, le rare acquetinte e la pratica del retroussage (intesa a velare le forme fin quasi al dissolvimento), lasciano il passo, sempre con maggiore acutezza, alla pura fascinazione del segno ai limiti della percettibilità. Ormai Boglione si lascia alle spalle le ombre evocate e i virtuosismi dello stampatore raffinatissimo perché è il segno vibratile e ipersensibile a rappresentare il mondo, e di ogni cosa l’esatta natura”.

“Il nero assurge a vero e proprio colore emblematico - aggiunge su Mario Calandri Sergio Saroni. -. La mescolanza fra morsure anche profonde con la puntasecca fa

sì che questo colore si presenti come un velluto misterioso e avvolgente che sembra incupire anche le immagini più dolci, dove anche il più lieve brillio o l’intensa flagranza dei bianchi si presentano come ricami inquieti, dove i segni ora duttili ora mobili, ora dolcissimi, si mescolano a grovigli sbavati e minacciosi e dove la beffarda disinvoltura tecnica rende difficile un’indagine per metodi. Ma forse il nero è come la notte; il buio nel quale come ectoplasmi aleggiano i pensieri della nostra insonnia che, come diafani fantasmi, ci sovrastano in un incubo incalzante, e dove il lieve tremolare dei lumini s’accende in un girotondo di fuochi fatui al chiarore dei quali si ritagliano e si muovono, con la meccanicità della lanterna magica o il suono di un carillon, le figurine efebiche, una rosa, una falena, accompagnandoci in una nenia lenta e allarmata”.

La mostra "Il bianco e il nero. L’incisione nell’arte" realizzata dal curatore della Pinacoteca Marco Marzi in collaborazione con il pittore e collezionista Andrea Barin, rimarrà aperta fino a domenica 28 agosto, nei finesettimana, con i seguenti orari: la mattina, dalle 10.00 alle 12.30; il pomeriggio, dalle 16.00 alle 19.00.

Per info: pinacotecatabusso@gmail.com.

comunicato stampa