Torino Bellissima perde un altro pezzo: il vicecapogruppo comunale Pino Iannò abbandona il partito e confluisce nel misto di minoranza. Si tratta di un duro colpo per il fondatore Paolo Damilano, che dopo aver preso le distanze dal centrodestra e soprattutto da Matteo Salvini, aveva già visto nove consiglieri di Circoscrizione cambiare gruppo.
"Difformità di azione e visione"
Ora a lasciare l'imprenditore delle acque è il suo braccio destro, che motiva il suo abbandono in modo chiaro parlando di "evidente difformità di azione e visione politica" che "mi conduce a fare una scelta". Da qui la decisione di aderire al Gruppo misto di minoranza che si chiamerà “Torino libero pensiero”.
"Manca visione"
E Iannò punta duramente il dito contro Damilano: "Manca purtroppo all’interno della lista civica una visione strategica di cosa si voglia far diventare la città e senza progetti strutturali, non si percepisce quali azioni e quali direzioni si vogliano intraprendere" . "Fare politica significa condividere ogni singola azione, per arrivare a una decisione comune. Finalità che purtroppo all’interno di questo contenitore sono venute a mancare e ho deciso di cambiare il mio percorso politico" conclude il consigliere.
Rimangono in tre con Damilano
Per Paolo Damilano, quindi, si annunciano problemi. Iannò, tra i consiglieri comunali di Torino Bellissima, era sicuramente uno dei più attivi. Nel gruppo restano dunque 'l'imprenditore della notte' Pierlucio Firrao, l'ex primario di Cardiochirurgia infantile del Regina Margherita Pier Abruzzese e la cugina Silvia Damilano.
Il saluto di Torino Bellissima
"Oggi per noi è un giorno triste. Lascia il nostro gruppo un amico, una persona per bene e un buon amministratore", è stato il messaggio di saluto di Torino Bellissima. "Da tutti noi i migliori auguri a Pino Iannò per il prosieguo del suo impegno. Siamo certi che la nostra amicizia non verrà meno e non sarà in alcun modo turbata da differenti scelte politiche".