Un laboratorio per la città, ma soprattutto un regalo per chi passeggia nel cuore di Torino. Da oggi, sotto i portici di piazza San Carlo, si mostrano ai passanti le opere di "Sono Qui", mostra fotografica voluta dall'Istituto Europeo di Design e prima importante tappa di un progetto che vede coinvolti gli studenti del Corso Triennale in Fotografia IED. La durata è triennale e vede la partnership con Gallerie d’Italia, museo della fotografia di Intesa Sanpaolo.
26 scatti realizzati da giovani fotografi
Allestita sotto i portici di piazza San Carlo, la mostra presenta alla città, fino al 30 settembre, una selezione di ventisei scatti fotografici realizzati dai ventuno diplomati e diplomate del Corso Triennale in Fotografia 2021/22, che raccontano la trasformazione del territorio legata all’arrivo di questa Istituzione culturale. "Siamo all'inizio del viaggio, stiamo imparando a dialogare con questi spazi e con questa piazza - dice Michele Coppola, direttore di Gallerie d'Italia per Intesa Sanpaolo - ma siamo pronti a impegnarci sempre di più e ad accogliere anche in maniera stabile attività come queste".
Dai toret ai senzatetto
Nelle fotografie, molte immagini di una metropoli che ha anime diverse: la tradizione (con i toret che regalano acqua), ma anche le emergenze sociali con i senzatetto che vivono sotto i portici. Ma anche gli abitanti del centro, spesso "invisibili" tra uffici ed eventi. E ancora: i negozi storici, le cantine con i loro segreti il corso del Po, la comunità Lgbtqi, il paranormale e le anime nascoste sotto la Mole.
"Quel che avete fatto è rivoluzionario: avete ampliato piazza San Carlo - commenta l'assessore comunale alla Cultura, Rosanna Purchia - e i ragazzi che oggi espongono le loro opere rappresentano il nostro futuro. Quel futuro che vogliamo e dobbiamo tutelare".
Una proposta d'arte "pubblica"
La mostra è in uno spazio pubblico, fuori da Gallerie. E dunque riconquista spazi comuni, diventando un ponte con le persone. "Anche non esperti della fotografia e dell'arte, diventando una proposta di tipo pubblico", sottolinea Giulia Ticozzi, docente IED che ha seguito il progetto.
Il timone è saldamente nelle mani di Paola Zini, direttrice di IED. "Ci è stata data totale libertà e i ragazzi hanno dato un grande contributo, mettendosi in gioco. Ringraziamo il Comune e Intesa per la possibilità".